Trieste: i ripetuti atti vandalici mettono in crisi il Cral e il suo stabilimento balneare

Trieste: i ripetuti atti vandalici mettono in crisi il Cral e il suo stabilimento balneare

Il presidente del Cral di Trieste, Lorenzo Deferri, denuncia una serie di atti vandalici e furti che minacciano la sicurezza e il morale della comunità, in vista dell’imminente stagione estiva.
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Lorenzo Deferri, presidente del Cral di Trieste, è frustrato per una serie di vandalismi e furti che hanno colpito il suo stabilimento balneare negli ultimi due anni, con danni crescenti e una comunità preoccupata. Nonostante i tentativi di aumentare la sicurezza, gli attacchi continuano, minacciando il morale dei soci e l'imminente apertura della stagione estiva. Deferri chiede interventi delle - Gaeta.it

Lorenzo Deferri, presidente del Cral di Trieste, è esasperato. Per la settima volta in soli due anni, il suo stabilimento balneare è stato gravemente danneggiato da ladri e vandali. La situazione è diventata insostenibile, specialmente dopo l’ultimo attacco che ha visto la distruzione dell’infermeria e il furto di attrezzature variabili, che avevano già subito danni in precedenti episodi.

la serie di vandalismi e furti

Negli ultimi due anni, tra il 2024 e il 2025, il Cral di Trieste è stato oggetto di una serie di atti vandalici e furti. Gli intrusi hanno portato via una varietà di beni, inclusi sdraio, sedie e altre attrezzature destinate ai soci. Ogni volta, Deferri ha presentato denuncia, ma la situazione non sembra migliorare. I crimini sono diventati una costante preoccupazione per il responsabile del circolo ricreativo, che continua a trovarsi di fronte a danni sempre crescenti.

La frequenza di questi episodi ha colpito non solo le infrastrutture, ma anche lo spirito della comunità. Il Cral, che serve i lavoratori del porto di Trieste, rappresenta un luogo di ritrovo e svago, ora minacciato dalla criminalità. I soci si chiedono come sia possibile che un luogo dedicato al relax e alla socializzazione possa trasformarsi in un bersaglio così facile per i vandali.

le conseguenze per il circolo e sforzi di sicurezza

Deferri ha sottolineato che, nonostante l’area sia formalmente chiusa al pubblico, gli atti di vandalismo non si fermano. Spiega che la rete di recinzione viene sistematicamente danneggiata e che, in più occasioni, ha trovato persone che bivaccavano all’interno dello stabilimento, segno di una preoccupante mancanza di rispetto per la proprietà altrui.

In risposta a questi attacchi, il presidente ha già provato vari metodi per aumentare la sicurezza, ma senza successo. Le recinzioni e le porte sono state abbattute, e ciò che era stato riparato è stato nuovamente distrutto. L’erronea percezione di impunità potrebbe spingere i malviventi a colpire ancora, creando ulteriore ansia in vista dell’imminente stagione balneare.

l’ansia per l’imminente apertura della stagione estiva

Con l’arrivo dell’estate, il timore di ulteriori incursioni aumenta. Deferri è preoccupato che, mentre si prepara per accogliere i soci, si verifichino nuovi atti vandalici. Con la preoccupazione costante per la sicurezza dell’area e delle strutture, il presidente del Cral è alla ricerca di soluzioni tangibili per proteggere il proprio circolo ricreativo.

Per una community così importante come quella del porto di Trieste, la situazione rappresenta non solo un costo economico, ma anche un duro colpo morale. I soci spesso sentono il peso della vulnerabilità dei propri spazi ricreativi, nei quali dovrebbero sentirsi al sicuro e a proprio agio. La speranza di Deferri è che le autorità locali possano intervenire per garantire una maggiore protezione della struttura, permettendo così di riportare la serenità e la normalità in un luogo di incontro tanto amato.

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