Trieste: il mercato immobiliare in crescita grazie a nuove misure fiscali nel Friuli Venezia Giulia

Trieste promuove il mercato immobiliare con nuove riforme fiscali, sostituendo l’IMU con l’ILIA e riducendo le aliquote per incentivare investimenti e valorizzare immobili, attrarre turisti e migliorare l’economia locale.
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Trieste: il mercato immobiliare in crescita grazie a nuove misure fiscali nel Friuli Venezia Giulia - (Credit: www.ansa.it)

Il mercato immobiliare di Trieste continua a registrare una notevole domanda di spazi, sostenuta dalle recenti politiche fiscali dell’Amministrazione regionale. L’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha presentato oggi i dati dell’Osservatorio immobiliare Fiaip 2024 per il Friuli Venezia Giulia, sottolineando l’impatto positivo delle nuove normative, che mirano a incentivare investimenti nel settore. Le riforme fiscali adottate, in particolare la sostituzione dell’IMU con l’Imposta Locale Immobiliare Autonoma , potrebbero trasformare significativamente il panorama immobiliare locale.

Il cambio dell’IMU con l’ILIA: vantaggi per i proprietari

Dal 2023, la Regione Friuli Venezia Giulia ha abolito l’imposta patrimoniale IMU, introducendo l’ILIA come nuovo strumento di tassazione per gli immobili. Questa modifica ha portato a una significativa riduzione dell’aliquota per gli immobili strumentali, passando dall’1,06 allo 0,96 per mille. L’assessore Roberti ha spiegato che questa misura rappresenta un passo importante verso la valorizzazione degli immobili utilizzati per attività economiche, generando un clima favorevole per gli investitori.

La distinzione introdotta tra la tassazione sulle prime e seconde case rappresenta un’ulteriore innovazione, riconoscendo le diverse esigenze abitative nel mercato. Con le modifiche già annunciate, si prevede che gli immobili non occupati, per i quali è stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria, saranno esentati dal pagamento dell’ILIA. Questa esenzione potrebbe incentivare il recupero di immobili abbandonati, ristrutturandoli e rimettendoli sul mercato.

Riduzioni delle aliquote per stimolare investimenti

L’assessore Roberti ha evidenziato la volontà dell’Amministrazione di agire ulteriormente sul fronte fiscale per rendere il friulano un territorio attrattivo per gli investimenti. È previsto infatti un ulteriore abbassamento dell’aliquota massima per gli immobili strumentali, portandola dallo 0,96 allo 0,86 per mille. Questa azione è volta a stimolare le attività economiche e incoraggiare nuovi progetti imprenditoriali.

Inoltre, si prevede un sostanziale abbattimento dell’aliquota massima per le seconde case, che passerà dall’1,06 a un più conveniente 0,7 per mille. Questo deciso intervento mira a incentivare gli investimenti nel settore turistico della regione, che potrebbe beneficiare di un afflusso maggiore di turisti e visitatori, grazie a indispensabili migliorie strutturali e a una tassazione più favorevole. La riduzione delle imposte è vista come un’occasione unica per attrarre investimenti immobiliari e dare impulso all’economia locale.

Messaggio chiaro per gli investitori

Con queste nuove misure, l’Amministrazione regionale ha voluto lanciare un messaggio chiaro agli investitori: “investire nel mercato immobiliare del Friuli Venezia Giulia comporta minori oneri fiscali.” I cambiamenti nelle politiche fiscali non solo mirano a sostenere l’economia locale, ma anche a promuovere un’immagine di Trieste come città attrattiva, sia per residenti che per investitori esterni.

Gli effetti di queste politiche sul mercato immobiliare sono ancora da valutare, ma le misure annunciate dall’assessore Roberti segnano un passo decisivo verso un ampliamento delle opportunità per il settore. Con queste riforme, Trieste si propone di porsi come un hub interessante nel panorama italiano ed europeo, capace di attrarre investimenti e migliorare la vita dei propri cittadini attraverso uno sviluppo urbano sostenibile e competitivo.

Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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