Trieste: il mistero della morte di Zhanna Russu, rifugiata ucraina trovata nel sottotetto

Trieste: il mistero della morte di Zhanna Russu, rifugiata ucraina trovata nel sottotetto

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Trieste: il mistero della morte di Zhanna Russu, rifugiata ucraina trovata nel sottotetto - Gaeta.it

La morte di Zhanna Russu, una rifugiata ucraina di 45 anni che era riuscita a fuggire dalla guerra con i suoi due figli, ha attirato l’attenzione delle autorità e dei media a Trieste. Il corpo della donna è stato rinvenuto nel sottotetto di un edificio nel centro della città, sollevando interrogativi su quanto possa essere accaduto. Le indagini sono in corso, e l’autopsia è attesa per chiarire le cause del decesso.

Indagini in corso: le circostanze della morte

Scoperta del corpo e primi interventi

Il tragico ritrovamento del corpo di Zhanna Russu è avvenuto ieri pomeriggio, nel sottotetto di un palazzo situato in via Fabio Severo, una zona centrale di Trieste. Il corpo della donna è stato trovato su una rampa di scale, a una certa distanza dal suo appartamento, che si trovava a tre piani più in basso, al sesto piano. Questo dettaglio ha immediatamente insospettito i carabinieri, che non escludono alcuna pista nelle loro indagini.

Il pm Pietro Montrone, responsabile della gestione del caso, ha ordinato un esame autoptico per stabilire le cause della morte, programma che sarà eseguito nei prossimi giorni. Nel frattempo, le forze dell’ordine stanno raccogliendo prove e testimonianze utili per ricostruire gli eventi che hanno portato a questa situazione tragica.

Testimonianze dei conoscenti e video di sorveglianza

I militari del comando provinciale di Trieste sono attualmente impegnati nella raccolta di testimonianze da parte di chi ha avuto contatti recenti con la vittima. I condomini e le persone che l’hanno vista o incontrata per l’ultima volta stanno collaborando con le indagini. Parallelamente, le autorità stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area per cercare di ricostruire il contesto degli ultimi giorni di vita di Zhanna.

La situazione appare più complessa del previsto, considerando che il corpo è stato trovato in uno stato che solleva domande. La vittima indossava soltanto biancheria intima al momento del ritrovamento, e una vestaglia è stata trovata nei pressi della scena. Inoltre, la borsa della donna era aperta e il contenuto sparso, elementi che potrebbero indicare una situazione di emergenza o un evento traumatico.

Vita e difficoltà di Zhanna Russu in Italia

Un percorso difficile da rifugiata

Zhanna Russu era arrivata in Italia in cerca di sicurezza, lontano dalla guerra che ha devastato la sua patria. Le sue prime settimane nel Paese avevano visto la partecipazione a un programma di protezione, e la donna era stata inizialmente affidata alla Fondazione Luchetta, un’organizzazione attiva nella comunità locale. Successivamente, era stata sostenuta dall’Ics, il Consorzio italiano di solidarietà, un ente che si occupa di assistenza ai migranti.

Le difficoltà legate all’inserimento in una nuova società, alle paure e alle ansie legate alla situazione in patria, unite alla gestione della sua vita quotidiana e dei due figli, probabilmente hanno influito sul benessere psico-emotivo di Zhanna. Secondo le informazioni disponibili, la donna era in trattamento psicologico e avrebbe dovuto avere un appuntamento con il suo specialista il venerdì precedente il rinvenimento del corpo, ma non si era presentata.

L’assenza dai contatti e il mistero delle ultime ore

Le ultime ore di vita di Zhanna sono avvolte nel mistero. Di lei si erano perse le tracce da poco più di un giorno, il che ha suscitato preoccupazione tra chi la conosceva. Gli abitanti dell’edificio e le persone che la incontravano regolarmente sembrano avere informazioni limitate, e ciò pone ulteriori interrogativi su cosa possa essere realmente accaduto.

Il ritrovamento del corpo di una rifugiata, che ha cercato protezione e una nuova vita in Italia, rappresenta non solo una tragedia personale, ma anche un campanello d’allarme per la comunità. Le indagini continueranno a svelare la verità dietro la morte di Zhanna Russu e a offrire risposte a una domanda scomoda: quali risorse sono disponibili per sostenere coloro che fuggono da conflitti e crisi umanitarie?

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