Trieste: ordinanza restrittiva per locali e consumo di alcol in risposta a episodi di violenza

Trieste: ordinanza restrittiva per locali e consumo di alcol in risposta a episodi di violenza

Trieste ordinanza restrittiva Trieste ordinanza restrittiva
Trieste: ordinanza restrittiva per locali e consumo di alcol in risposta a episodi di violenza - Gaeta.it

A partire dal primo agosto e fino al 14 settembre, il Comune di Trieste ha implementato misure rigorose per affrontare fenomeni di degrado e violenza nelle aree cittadine. L’ordinanza, che include la chiusura anticipata dei bar e il divieto di consumo di bevande in contenitori di vetro o lattine, si applica in un perimetro specifico di punti delicati della città. Questa decisione si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza pubblica e il benessere dei residenti.

Misure adottate dal Comune di Trieste

Chiusura anticipata dei locali

L’ordinanza emessa dal sindaco Roberto Dipiazza stabilisce che i pubblici esercizi, compresi bar, ristoranti e attività commerciali che vendono alimenti, devono cessare le loro attività alle 23:30. Questa misura è concepita per prevenire incidenti e comportamenti antisociali che si sono verificati nelle vicinanze di questi esercizi. Gli esercenti non possono riaprire fino alle 6 del mattino successivo, riducendo così le opportunità per aggregazioni notturne potenzialmente problematiche.

Questa chiusura anticipata si applica anche ai distributori automatici di prodotti alimentari e a tutte le attività artigianali che operano in quest’area, garantendo un livello maggiore di controllo e ordine. È una risposta concreta alle segnalazioni di diversi incidenti violenti, che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e sollevato preoccupazioni tra i residenti e i visitatori.

Divieto di consumo di bevande in contenitori

Un ulteriore aspetto dell’ordinanza è il divieto di detenere e consumare bevande in bottiglie di vetro o lattine di alluminio su aree pubbliche o private a uso pubblico dalle 22:00 fino alle 6:00. Tale misura mira a limitare la disponibilità di alcuni contenitori che possono essere utilizzati come armi o che generano rifiuti e disordine. È fondamentale sottolineare che questa restrizione non si applica alla consegna a domicilio, che è esente da tali limitazioni, consentendo così una certa flessibilità per i clienti che intendono consumare bevande a casa.

Questo divieto è stato introdotto come parte di uno sforzo ampio per migliorare la vivibilità urbana e ridurre il senso di degrado. Secondo quanto dichiarato nella nota ufficiale, l’obiettivo è quello di contrastare episodi di schiamazzi e violenza che, secondo le autorità, possono compromettere il decoro della zona.

Sanzioni per inadempienza

Provvedimenti per chi non rispetta l’ordinanza

Per garantire l’efficacia delle nuove norme, l’amministrazione comunale ha predisposto sanzioni amministrative severa per chiunque violi le disposizioni stabilite. Le multe possono arrivare fino a tremila euro, una misura che evidenzia la serietà con cui il Comune affronta la questione della sicurezza pubblica. Tali sanzioni si applicano non solo ai proprietari dei locali che non rispettano gli orari di chiusura ma anche a coloro che consumano alcolici in violazione del divieto.

Queste misure si allineano con le crescenti preoccupazioni relative alla gestione del territorio urbano, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza turistica. Le autorità locali si trovano quindi a dover bilanciare il desiderio di mantenere una vita notturna vivace con la necessità di garantire la sicurezza e il benessere dei residenti. La risposta del Comune è stata rapida e incisiva, a testimonianza della determinazione a garantire un ambiente urbano più sicuro e dignitoso.

L’applicazione di queste disposizioni sarà monitorata rigorosamente, con l’intenzione di valutare l’efficacia delle misure adottate una volta concluso il periodo previsto dall’ordinanza.

Change privacy settings
×