Il Big science business forum 2024, un evento di rilevanza internazionale, si è svolto oggi a Trieste, raccogliendo importanti figure del mondo scientifico e industriale con l’obiettivo di promuovere la creazione di un mercato europeo dedicato alla Big science. In tale contesto, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha messo in evidenza l’importanza di sviluppare progetti condivisi in collaborazione con l’Unione Europea, che possano posizionare la regione come un hub di innovazione.
Il ruolo strategico del friuli venezia giulia
Il governatore Fedriga ha evidenziato come il Friuli Venezia Giulia rappresenti una zona storicamente brulicante di innovazione e con una solida presenza di insediamenti scientifici. Secondo le sue parole, questo territorio è capace di garantire opportunità professionali a migliaia di ricercatori, sottolineando l’importanza di tali strutture per il futuro del mercato del lavoro e per la crescita della comunità scientifica.
In un periodo caratterizzato da tensioni geopolitiche globali, Fedriga ha affermato che la posizione strategica della regione è un vantaggio che si deve sfruttare per facilitare l’incontro tra grandi infrastrutture scientifiche e il settore industriale. Tale connessione è vista come cruciale per la promozione dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico. Risulta evidente che il governatore aspiri a trasformare il Friuli Venezia Giulia in un punto di riferimento per le diplomazie scientifiche, riflettendo la necessità di un approccio congiunto nell’affrontare le sfide del presente.
L’importanza del bsbf per l’innovazione europea
Il BSBF, come sottolineato dal governatore, funge da ponte tra le forze scientifiche e industriali di livello internazionale. La manifestazione offre una piattaforma unica per favorire il dialogo e la collaborazione, permettendo ai governi e alle istituzioni di dimostrare la propria capacità di innovare. Fedriga ha messo in luce che, nel contesto attuale, i governi sono messi alla prova non solo per la loro capacità di produrre ricerche, ma anche per saper attuare efficacemente queste scoperte nel mondo reale, contribuendo così a un’economia più robusta e sostenibile.
Inoltre, il governatore ha espresso forte preoccupazione per la delocalizzazione del know-how scientifico e tecnologico. Per lui, non è più accettabile delegare a enti esterni o statali, lontani dalle democrazie occidentali, le competenze fondamentali per la prosperità e la sicurezza delle nazioni europee. Tali deleghe, secondo Fedriga, potrebbero compromettere non solo l’occupazione e il benessere, ma anche la stabilità del sistema democratico stesso.
Una visione condivisa per il futuro
Fedriga conclude il suo intervento chiarendo che il futuro della scienza e della ricerca europee dipende dalla capacità di generare sinergie tra le diverse competenze professionali e le realtà imprenditoriali. La scienza, infatti, si colloca sempre più al centro dei progetti di sviluppo economico, richiedendo un approccio collaborativo tra i vari attori coinvolti. L’incontro del BSBF rappresenta un’importante occasione per tracciare un percorso condiviso che valorizzi le eccellenze e promuova una crescita sostenibile, utile a tutti i cittadini.
Il governatore ha lanciato un appello alla comunità scientifica e industriale affinché uniscano le forze in un’ottica di cooperazione a lungo termine, chiara nella visione di un’Europa sempre più competitiva nel campo della scienza e della tecnologia. Punti chiave come l’innovazione, la sicurezza e la crescita economica devono restare al centro delle politiche pubbliche, creando così opportunità di sviluppo sia per il territorio che per l’intero continente europeo.