La scomparsa di Michele Tarlao, un poliziotto molto rispettato per il suo impegno nella lotta contro la violenza sulle donne e il supporto alle fasce più deboli della società, ha profondamente scosso la comunità di Trieste. Tarlao è venuto a mancare il 6 luglio 2024, a 61 anni, nella sua casa natale a Muggia, lasciando un vuoto incolmabile tra amici, colleghi e cittadini.
Un ricordo collettivo nella sala del municipio
L’omaggio della vicepresidente Famulari
Nel cuore del Municipio di Trieste, si è svolto un momento di commemorazione dedicato a Michele Tarlao, alla presenza di numerosi consiglieri comunali, amici di lunga data e conoscenti. La vicepresidente del Consiglio comunale, Laura Famulari, ha aperto il tributo alla memoria di Tarlao, descrivendolo come una figura di riferimento nel settore della sicurezza pubblica, apprezzato per la sua generosità e il suo altruismo.
Famulari ha evidenziato come Tarlao fosse sempre presente in prima linea nel sostegno dei più fragili, dedicando il suo tempo e le sue energie nel contrasto alla violenza di genere. Queste parole hanno posto l’accento sul significato del suo operato, in un momento di grande commozione per chi lo conosceva. Alla fine del suo intervento, è stato osservato un minuto di silenzio, un gesto simbolico di rispetto e riflessione che ha riunito tutti in un sentimento di perdita condivisa.
La vita di Michele Tarlao
Michele Tarlao, che aveva da poco lasciato il servizio attivo, si era dedicato ad attività come giudice onorario presso il Tribunale di Trieste. Questo incarico rifletteva il proseguimento del suo impegno per la giustizia e la legalità, anche al di fuori della polizia. La sua carriera, costellata da successi e riconoscimenti, ha lasciato un segno indelebile nel campo della sicurezza pubblica e della giustizia.
Un poliziotto con una carriera di spicco
Dalla polizia alla giustizia: un percorso dedicato
Nella sua lunga carriera nella polizia, Michele Tarlao ha partecipato a numerose operazioni investigative, sia a livello nazionale che internazionale, affrontando problemi complessi come la criminalità organizzata e il traffico di droga. Questi sforzi hanno contribuito a garantire una maggiore sicurezza nelle comunità e a combattere fenomeni di illegalità che minacciano la società.
Tra le sue recenti attività, Tarlao era coinvolto in un progetto di polizia che si è svolto per tre anni in Israele e Palestina, parte di un’iniziativa europea. Questo lavoro non solo ha messo in luce le sue capacità professionali, ma anche il suo forte impegno per la cooperazione internazionale nel settore della sicurezza e della giustizia.
L’eredità di un filantropo
Tarlao non si è mai limitato alle sue mansioni di poliziotto; ha anche ricoperto il ruolo di filantropo, impegnandosi attivamente in iniziative di supporto alle comunità più vulnerabili. Questa vocazione umanitaria lo ha portato a diventare una figura di riferimento non solo nel suo lavoro ma anche nella vita sociale della città.
Michele Tarlao ha lasciato un’eredità significativa, che chiama ognuno a riflettere sull’importanza di proteggere i diritti dei più deboli e di combattere contro le ingiustizie. La sua vita e il suo operato sono un esempio da seguire per le generazioni future, un ricordo che continuerà a vivere nel cuore di chi lo ha conosciuto e ha condiviso il suo cammino.