Trieste ricorda Miran Hrovatin e Ilaria Alpi a trent'anni dall'omicidio: eventi commemorativi in programma

Trieste ricorda Miran Hrovatin e Ilaria Alpi a trent’anni dall’omicidio: eventi commemorativi in programma

Il 20 marzo 2025, Trieste commemora il trentunesimo anniversario dell’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, con eventi che richiamano l’attenzione sulla libertà di stampa e la ricerca di giustizia.
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Trieste ricorda Miran Hrovatin e Ilaria Alpi a trent'anni dall'omicidio: eventi commemorativi in programma - Gaeta.it

Il 20 marzo 2025 segna un anniversario significativo per Trieste e per il mondo del giornalismo. Sono passati trentun anni dall’omicidio di Miran Hrovatin, un operatore video, insieme alla giornalista Ilaria Alpi, una delle figure più emblematiche del giornalismo italiano. Diverse iniziative sono state organizzate per onorare la loro memoria e richiamare l’attenzione sulla continua ricerca di giustizia per questi crimini che rimangono irrisolti.

Eventi commemorativi a Trieste

Il programma della commemorazione inizia alle ore 11 con una cerimonia al giardino di Barcola, intitolato a Miran Hrovatin. Qui, l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, Assostampa, Articolo21 e la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin invitano i cittadini a portare un fiore in segno di rispetto e ricordo. Questo evento non è solo un momento doloroso ma anche un simbolo di unità tra i professionisti dell’informazione e i cittadini in un appello a non dimenticare le violenze che hanno colpito il giornalismo.

La partecipazione a questo evento è aperta a tutti, con la speranza di vedere una vasta adesione da parte della comunità locale. L’omicidio di Hrovatin e Alpi, avvenuto a Mogadiscio nel 1994, segna una ferita profonda non solo nel cuore della famiglia e degli amici, ma nell’intera professione giornalistica. Il ricordo di questi due professionisti rappresenta una richiesta continua per una maggiore protezione per i giornalisti, particolarmente in aree di conflitto.

La passeggiata della libertà di stampa a Ronchi dei Legionari

Successivamente, alle ore 12, il ricordo di Ilaria e Miran continuerà a Ronchi dei Legionari, lungo via Roma, dove sarà commemorata una targa dedicata a loro dall’associazione “Leali delle Notizie”. Questo avvenimento fa parte della Passeggiata della Libertà di Stampa e di Espressione, inaugurata nel 2021. L’iniziativa mira a riconoscere il sacrificio di tutti gli operatori dell’informazione che hanno perso la vita nella loro lotta per garantire il diritto all’informazione.

Durante l’evento, sarà presentato un appello per la ricerca della verità e della giustizia. Nonostante siano trascorsi trentuni anni, gli esecutori materiali e i mandanti dell’attentato a Miran e Ilaria rimangono sconosciuti. Questa mancanza di giustizia è un tema ricorrente in molte altre nazioni e situazioni, rendendo la memoria di Hrovatin e Alpi un simbolo della battaglia per la libertà di stampa nel mondo.

Incontro con Paolo Borrometi alla libreria Minerva

La commemorazione proseguirà sabato 22 marzo alle 17.30 presso la libreria Minerva di Trieste, con un incontro con Paolo Borrometi, un giornalista noto per il suo lavoro sotto scorta a causa delle sue inchieste sulla mafia. Borrometi, presidente di Articolo 21 e condirettore dell’Agenzia AGI, presenterà il suo libro “Traditori. Come fango e depistaggio hanno segnato la storia italiana”.

Il libro affronta temi cruciali come le ombre e le trasgressioni che hanno caratterizzato la storia italiana, ponendo l’accento sull’importanza di mantenere vivo il dialogo sull’integrità del giornalismo. L’incontro con Borrometi rappresenta un’opportunità unica per riflettere su ciò che significa essere giornalista oggi, ma anche per rendere omaggio a chi ha pagato un prezzo altissimo per raccontare la verità.

Questi eventi commemorativi non solo ricordano Miran Hrovatin e Ilaria Alpi, ma rinnovano anche l’impegno a favore della libertà di stampa e del diritto di essere informati. Negli anni, diverse organizzazioni hanno continuato a sollevare la questione della giustizia per chi ha perso la vita nel tentativo di garantire questo diritto fondamentale, e anche quest’anno il messaggio rimane chiaro: la lotta per la verità e la giustizia non è conclusa.

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