Trionfo di sapori e cultura alla quinta edizione di Roma Baccalà 2024

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Trionfo di sapori e cultura alla quinta edizione di Roma Baccalà 2024 - Fonte: Agenfood | Gaeta.it

Si è appena conclusa la quinta edizione di Roma Baccalà, una manifestazione culturale e gastronomica che celebra il baccalà e lo stoccafisso. L'evento si è svolto dal 5 all'8 settembre nel suggestivo Parco Schuster, accanto alla Basilica di San Paolo Fuori Le Mura. Durante i quattro giorni di festa, gli appassionati hanno potuto esplorare una vasta gamma di piatti, partecipare a incontri con esperti e chef, e immergersi in un viaggio culinario che ha abbracciato cultura e tradizione.

Nuovi orizzonti gustativi: la rassegna di sapori internazionali

L'evento, organizzato da Luca Broncolo e Antonella Bussotti con la Direzione Artistica di Francesca Rocchi, ha attirato un pubblico sempre crescente, confermando l'amore dei romani per il baccalà. Il tema scelto per quest'edizione ha tracciato un percorso gustativo che ha attraversato diverse nazioni, da Norvegia e Portogallo fino all'Italia, esplorando le tradizioni culinarie calabresi e romane. Luca Broncolo, presidente di Verso Aps, ha sottolineato l'importanza della manifestazione per il territorio e la sua connessione con il Giubileo del 2025, affermando che "il cibo e la religione sono due elementi indissolubili."

L'edizione di quest'anno ha visto anche la creazione di un'atmosfera più inclusiva e accogliente grazie alla nuova location, Parco Schuster, che ha offerto ampi spazi per esibizioni e degustazioni. "Abbiamo scelto un'area che potesse rappresentare un vero e proprio abbraccio per gli appassionati," ha dichiarato Antonella Bussotti. La rassegna ha avuto come obiettivo principale quello di creare un evento conviviale e festoso, capace di unire cultura gastronomica e socialità.

Appuntamenti e confronti: le tematiche e i protagonisti

La giornata di apertura ha visto il talk "Alle origini del gusto," moderato da Francesca Rocchi e caratterizzato da un significativo dibattito con ospiti di spicco. Tra i relatori, Erling Hoem, Ministro Consigliere dell'Ambasciata Norvegese, ha spiegato il legame culturale tra Italia e Norvegia attraverso il baccalà. Altri esperti, come gli assessori comunali e regionali, hanno discusso di come eventi del genere possano contribuire alla valorizzazione della tradizione culinaria e alla crescita culturale della città.

“Il baccalà rappresenta un ponte tra le culture,” ha affermato Hoem, sottolineando come la creatività italiana trasformi ricette tradizionali in nuove esperienze gastronomiche. A sua volta, l'assessore Sabrina Alfonsi ha evidenziato l'importanza di manifestazioni come Roma Baccalà nel raccontare la storia e la cultura culinarie della Capitale, un invito a scoprire la città attraverso il cibo.

Scoperte culinarie: le novità di quest'edizione

Una delle novità più interessanti di Roma Baccalà 2024 è stata l'introduzione della Cucina di Mercato, un'iniziativa volta a coniugare il concetto di mercato al mondo della gastronomia. I visitatori hanno avuto l'opportunità di assaporare il Baccalà alla Vasco de Gama del ristorante YaLuz, che ha così messo in risalto un lato più contemporaneo e innovativo del baccalà.

Inoltre, l'evento ha offerto spazi dedicati a tematiche importanti come la nutrizione e la sostenibilità, con interventi di esperti come Antonio Galatà e discussioni sui prodotti ittici sostenibili. Durante la manifestazione, il legame tra tradizione e innovazione è stato ulteriormente valorizzato grazie a un ciclo di incontri che ha esplorato la profonda connessione tra gastronomia e cultura.

Cultura e tradizione: il ruolo della Calabria e della cucina internazionale

Il ricco programma di Roma Baccalà ha visto protagonisti anche i rappresentanti della Regione Calabria, che hanno organizzato numerosi incontri e degustazioni, promuovendo l'importanza dei prodotti tipici e l'identità culturale. Collaborazioni con scrittori e intellettuali hanno reso l'evento un luogo di riflessione e approfondimento sulla gastronomia calabrese.

Le influenze culturali si sono manifestate anche nelle serate internazionali, come quella dedicata alla cucina norvegese, in cui lo chef Aleksander Strand ha preparato piatti ispirati alla tradizione del baccalà. La cucina portoghese ha trovato spazio con Fatima De Pereira, che ha presentato il Pasteis de bacalhau, un classico della tradizione portoghese.

A chiudere l'ampia proposta gastronomica ci sono stati approfondimenti interessanti sul binomio "Latte e baccalà," con degustazioni guidate, e il tour dedicato alla cucina ebraica e alle osterie romane. Inoltre, la manifestazione ha avuto anche momenti di sensibilizzazione, dedicati alla cura dell'ecosistema marino, per educare le nuove generazioni sull'importanza della sostenibilità.

Roma Baccalà 2024 si è rivelato un evento di successo, unendo la tradizione culinaria a temi di attualità e inclusione, e lasciando presupporre nuove entusiasmanti edizioni per il futuro.

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