Trovato il corpo smembrato di un biologo italiano nei Caraibi: mistero in Colombia

Trovato il corpo smembrato di un biologo italiano nei Caraibi: mistero in Colombia

Il corpo smembrato di Alessandro Coatti, biologo italiano scomparso in Colombia, è stato ritrovato a Santa Marta, suscitando preoccupazioni sulla sicurezza dei turisti e shock nella comunità scientifica.
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Trovato il corpo smembrato di un biologo italiano nei Caraibi: mistero in Colombia - Gaeta.it

Il tragico ritrovamento del corpo smembrato di Alessandro Coatti ha scosso la comunità italiana e non solo. Il 6 aprile 2025, i resti dell’uomo sono stati scoperti nella località di Santa Marta, nei Caraibi colombiani. Questo evento ha attirato l’attenzione dei media e ha generato interrogativi sulla sicurezza dei turisti in Colombia. Coatti, un biologo di 38 anni, viveva a Londra e lavorava presso importanti istituzioni accademiche. La notizia della sua morte ha suscitato incredulità e dolore tra amici e familiari.

Chi era Alessandro Coatti

Nato il 3 agosto 1986 a Portomaggiore, in provincia di Ferrara, Alessandro Coatti era un professionista di eccellenza. Laureato alla Scuola Normale Superiore di Pisa in Neurobiologia Molecolare con il massimo dei voti, aveva anche conseguito un Master presso l’University College London. La sua carriera accademica e professionale lo ha portato a diventare un membro attivo della Royal Society of Biology. Coatti si era trasferito a Londra nel 2017, dove si era integrato nella comunità scientifica internazionale, ottenendo riconoscimenti per i suoi contributi nel campo della biologia. La sua morte ha suscitato un’ondata di commozione sui social media, con numerosi messaggi di cordoglio da parte di colleghi e amici.

Il viaggio in Colombia

Alessandro Coatti aveva intrapreso un viaggio attraverso l’America Latina, iniziato nel gennaio 2025, con tappe in Ecuador, Perù e Bolivia. Era arrivato in Colombia il 28 marzo e si trovava a Santa Marta per visitare il Parque Tayrona, una delle attrazioni naturali più celebri del Paese. Secondo le autorità locali, Coatti si era registrato presso l’hotel Marovi il 3 aprile. I dipendenti della struttura hanno confermato che l’italiano era in cerca di un trasporto per il mercato pubblico il 5 aprile, giorno in cui ha lasciato l’hotel senza ulteriori dettagli sulla sua destinazione.

Il ritrovamento del corpo

Il mistero attorno alla scomparsa di Coatti si è infittito quando, il giorno successivo alla sua partenza, gli agenti di polizia hanno trovato una valigia contenente braccia e testa dell’uomo nel quartiere di Villa Betel, nei pressi dello stadio ‘Sierra Nevada’. Questa scoperta ha scioccato la cittadinanza e ha attirato l’attenzione delle autorità investigative colombiane. L’identificazione del corpo è stata possibile grazie alla fotocopia del passaporto custodita nella struttura alberghiera, insieme a un braccialetto che Coatti indossava al polso. Le indagini sono in corso e la polizia sta lavorando per chiarire le circostanze della morte di Coatti, mentre la notizia continua a suscitare preoccupazioni sulla sicurezza in un paese sempre più visitato da turisti internazionali.

La reazione della comunità

La notizia della tragica morte di Alessandro ha colpito profondamente non solo i suoi amici e familiari, ma anche la comunità scientifica. La sua università, la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha espresso il proprio dolore attraverso i suoi canali ufficiali. “Siamo devastati nel dare l’annuncio della sua morte”, hanno dichiarato, condividendo una fotografia del biologo. I colleghi hanno descritto Coatti come un individuo di grande talento, profondamente dedicato alla sua ricerca e alla comunità scientifica. La polizia colombiana sta intensificando le indagini per individuare eventuali collegamenti e responsabili. Il mistero continua a persistere mentre si cercano risposte a un crimine che ha scosso una nazione intera.

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