Truffa del reddito di cittadinanza a Bagnara Calabra: due arresti per frodi documentali

Truffa del reddito di cittadinanza a Bagnara Calabra: due arresti per frodi documentali

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Truffa del reddito di cittadinanza a Bagnara Calabra: due arresti per frodi documentali - Gaeta.it

Un’operazione di polizia ha portato all’arresto di due individui a Bagnara Calabra, accusati di aver messo in atto un sofisticato schema di truffa ai danni dello Stato. I due avrebbero falsificato i documenti di cittadini per procurarsi indebitamente il reddito di cittadinanza, approfittando della fiducia delle loro vittime. L’inchiesta, condotta dai carabinieri della stazione locale, ha rivelato l’estensione e la pericolosità delle loro azioni, con frodi che hanno raggiunto complessivamente l’importo di circa 80mila euro.

Le accuse e l’operazione dei carabinieri

Accuse multiple e gravi

Le indagini hanno portato il gip a emettere un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due indagati, che ora si trovano agli arresti domiciliari. Le accuse rivolte dai pubblici ministeri comprendono truffa aggravata ai danni dello Stato, percezione indebita del reddito di cittadinanza e sostituzione di persona, ricettazione ed estorsione. Questi reati evidenziano la gravità della situazione, in un contesto in cui l’uso illecito di sussidi pubblici rappresenta un tema di crescente preoccupazione per le autorità.

Modalità d’operazione

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due arrestati avrebbero attuato un vero e proprio ‘raggiro’ nei confronti di diversi concittadini, oltre a ingannare l’ufficio dell’INPS di Reggio Calabria. Approfittando della vulnerabilità delle loro vittime, si sarebbero fatti consegnare documenti e dati personali, inducendoli a credere che il reddito di cittadinanza fosse alla loro portata. Successivamente, avrebbero utilizzato tali informazioni per compilare la modulistica necessaria e inviarla tramite il sistema online dell’INPS.

Exploit illecito e intimidazione delle vittime

Utilizzo improprio delle carte

Dopo aver ottenuto i legittimi benefici del reddito di cittadinanza, i due avrebbero manomesso la situazione stabilendo un rapporto di fiducia con i cittadini raggirati. Le vittime, convinte della buona fede dei truffatori, avrebbero quindi consegnato loro le carte del reddito di cittadinanza, che venivano utilizzate per effettuare acquisti in vari esercizi commerciali nella zona di Bagnara Calabra. Questo comportamento ha portato i legittimi beneficiari a rimanere senza il supporto economico cui avevano diritto.

Intimidazioni in atto

Una volta scoperta la truffa, una delle vittime avrebbe subito intimidazioni pesanti dai due indagati, venendo costretta a non presentare denuncia. Tale comportamento dimostra come le modalità operative dei truffatori non si limitassero alla sola frode, ma includessero anche pratiche di intimidazione per garantire l’impunità delle loro azioni. Questi atti di coercizione rappresentano una seria violazione dei diritti delle vittime, che si trovano a subire non solo l’ingiustizia economica, ma anche l’angoscia psicologica derivante dalle minacce ricevute.

Il passato del reo e le indagini

La condanna pregressa

Ulteriori aspetti inquietanti emergono dal profilo di uno degli arrestati, il quale ha percepito indebitamente il reddito di cittadinanza per un periodo di tre anni, dal maggio 2019 al maggio 2022. Durante questo lasso di tempo, il soggetto ha omesso di dichiarare una condanna passata in giudicato per reati legati alla droga. La ricorrenza di precedenti penali nel contesto di situazioni di assistenza sociale mette in luce la necessità di misure più rigorose nella gestione e verifiche sul reddito di cittadinanza.

Conclusione dell’indagine

Quanto emerso dall’inchiesta dei carabinieri della stazione di Bagnara Calabra solleva interrogativi su quanto sia vulnerabile il sistema di protezione sociale e mette in evidenza la determinazione delle forze dell’ordine nel perseguire frodi a danno dello Stato. Le operazioni condotte dimostrano l’importanza della collaborazione tra cittadini e istituzioni nel contrastare simili fenomeni, che ledono gravemente l’integrità di politiche sociali destinate a sostenere coloro che realmente necessitano di aiuto.

L’evoluzione dell’indagine continua e le autorità sono vigili nel monitorare altre potenziali frodi, assicurandosi che la giustizia venga servita e che i diritti delle vittime vengano ripristinati.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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