A Pomezia, i *Carabinieri della Compagnia hanno arrestato due uomini italiani con l’accusa di tentata truffa aggravata, durante un servizio di perlustrazione su via Ardeatina. Gli indagati, già conosciuti alle forze dell’ordine, avevano escogitato un ingegnoso piano per mettere a segno la truffa.
La truffa in azione
I militari hanno sorpreso i due uomini mentre accusavano un cittadino indiano di aver danneggiato la loro auto. Il tutto si è rivelato essere un piano fraudolento, dove uno dei truffatori aveva simulato un danno sulla vettura lanciando un sassolino contro di essa e chiedendo un ingiustificato risarcimento di 400 euro.
L’intervento tempestivo
Grazie alla prontezza d’intervento dei *Carabinieri, il tentativo di truffa è stato sventato e i due individui sono stati arrestati. Dopo la denuncia del cittadino indiano e la conferma della dinamica dell’evento, gli arrestati sono stati portati in udienza presso il Tribunale di Roma per la convalida dell’arresto.*
Presunzione di innocenza
È importante sottolineare che il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari e, pertanto, gli indagati godono del principio di presunzione di innocenza fino a una eventuale sentenza definitiva. L’operato dei *Carabinieri, in questo caso, ha permesso di evitare che la truffa venisse portata a compimento, garantendo la tutela dei cittadini coinvolti.*
Foto realizzata con l’ausilio dell’IA
un contributo tecnologico che ha permesso di documentare l’intervento delle forze dell’ordine in modo preciso e accurato, dimostrando l’importanza della tecnologia nella lotta contro le attività illecite.