Truffa nella vacanza da sogno: l'agenzia 7D Follow Me sotto accusa per frodi milionarie

Truffa nella vacanza da sogno: l’agenzia 7D Follow Me sotto accusa per frodi milionarie

Un’agenzia di viaggi, 7D Follow Me, è accusata di truffa per aver ingannato oltre 400 clienti con pacchetti turistici inesistenti, accumulando un giro d’affari fraudolento di mezzo milione di euro.
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Truffa nella vacanza da sogno: l'agenzia 7D Follow Me sotto accusa per frodi milionarie - Gaeta.it

Un caso che ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica è quello che coinvolge l’agenzia di viaggi 7D Follow Me. Più di 400 clienti si sono visti trasformare le loro vacanze da sogno in un vero e proprio incubo. I titolari dell’agenzia, A.N. e D.A., sono accusati di aver orchestrato una truffa che potrebbe aver fruttato milioni di euro. Con l’udienza preliminare presso il Tribunale di Torre Annunziata alle porte, il processo si preannuncia come uno dei più seguiti degli ultimi anni.

Le accuse gravi e il ruolo della Procura

La Procura ha presentato accuse pesanti contro A.N. e D.A. I due avrebbero raccolto somme considerevoli per prenotazioni turistiche mai effettuate, proponendo pacchetti per destinazioni esotiche, dai Caraibi alle capitali europee. Dietro a queste offerte allettanti si palesava una realtà molto diversa: viaggi inesistenti e clienti che, dopo aver versato ingenti somme di denaro, si sono trovati senza alcuna possibilità di partire.

I soldi versati per i pacchetti turistici variavano tra i 200 e i 5.000 euro. In pochi mesi, secondo le indagini, l’agenzia avrebbe accumulato un giro d’affari fraudolento di circa mezzo milione di euro. Le vittime, provenienti da diverse province della Campania e da altre regioni d’Italia, si sono trovate senza viaggi e senza alcun modo reale per recuperare i loro fondi.

L’appello dei clienti e la reazione collettiva

I problemi sono emersi quando diversi clienti hanno iniziato a scoprire che le loro prenotazioni risultavano inesistenti. In una manciata di giorni, l’agenzia ha smesso di operare, lasciando un messaggio sui social network che parlava di “problemi finanziari” senza fornire ulteriori dettagli. A.N. e D.A. sono spariti nel nulla, rendendosi irreperibili e abbandonando migliaia di clienti a loro stessi.

In risposta a questa situazione, le vittime non sono rimaste in silenzio. Hanno deciso di unirsi per presentare denunce collettive che hanno portato all’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Torre Annunziata. Nei prossimi giorni, A.N. e D.A. dovranno affrontare il giudice per l’udienza preliminare, e l’intera vicenda ha attirato l’attenzione dei media. La portata della truffa e il numero delle vittime coinvolte hanno reso il caso di grande interesse sia a livello locale che nazionale.

Le aspettative delle vittime e il caso sotto i riflettori

Le vittime ora chiedono giustizia e il recupero delle somme sottratte da quest’agenzia di viaggi. La comunità locale segue con interesse l’andamento di questo caso, che ha stravolto i sogni di tanti, trasformando una pianificazione di una vacanza in un’esperienza amara e frustrante. Il processo, atteso da tutti, potrebbe rappresentare un esempio importante per la giustizia in casi di frodi turistiche, contribuendo a sensibilizzare il pubblico sui rischi legati a truffe nel settore dei viaggi.

Il fattore occasionale che caratterizza i pacchetti vacanza e l’emozione che suscita la prospettiva di un viaggio lontano hanno reso questo caso particolarmente complesso e scottante. Il numero significativo di vittime e la modalità con cui l’agenzia ha operato pongono interrogativi su come proteggere i consumatori da situazioni simili in futuro.

Ultimo aggiornamento il 4 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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