Un’azione criminale ingannevole ha portato i carabinieri della Stazione di Latina Scalo a deferire in stato di libertà una cittadina classe ’71, residente ad Arzano , per il reato di truffa. L’accusa rileva la sua responsabilità in un episodio avvenuto il 2 febbraio nei confronti di un cittadino classe ’61, residente a Cisterna di Latina .
Messaggi ingannevoli attraverso la messaggistica
La donna in questione inviava messaggi tramite una nota applicazione di messaggistica al cittadino di 63 anni, convincendolo ad effettuare un bonifico di 700,00 euro su una carta di credito ricaricabile. Nel tentativo di truffa, si spacciava per essere il figlio della vittima, indirizzandola a compiere l’azione.
Indagini in corso per accertare ulteriori truffe
Le indagini dei carabinieri di Latina Scalo sono ancora in corso per determinare se la donna ha perpetrato altre truffe ai danni di soggetti vulnerabili. È importante sottolineare che un’accusa non implica una condanna, e che il sistema giudiziario italiano prevede tre gradi di giudizio per stabilire le responsabilità in eventuali reati commessi.
Ultimo aggiornamento il 14 Giugno 2024 da Armando Proietti