Truffa telefonica a Sant'Eufemia: arrestati due giovani campani per frode ai danni di un'anziana

Truffa telefonica a Sant’Eufemia: arrestati due giovani campani per frode ai danni di un’anziana

Due giovani campani arrestati per una truffa telefonica ai danni di un’anziana, costretta a versare 1500 euro e gioielli. L’intervento dei carabinieri ha evitato ulteriori inganni.
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Truffa telefonica a Sant'Eufemia: arrestati due giovani campani per frode ai danni di un'anziana - Gaeta.it

Una truffa perpetrata attraverso una telefonata si è conclusa con l’arresto di due giovani campani, accusati di aver imbrogliato un’anziana signora di 84 anni. L’evento, che ha avuto luogo a Sant’Eufemia a Maiella, ha messo in luce le modalità di operare dei truffatori e la reazione tempestiva dei carabinieri.

La truffa telefonica: un copione ben collaudato

La dinamica della truffa si è sviluppata con il classico stratagemma del “cauzione”. I due giovani, di 19 e 22 anni, si sono presentati come avvocati al telefono, informando la vittima di un presunto incidente che avrebbe coinvolto suo figlio. La pressione psicologica esercitata durante la conversazione telefonica ha portato la donna a credere di dover versare una somma di denaro per evitare l’arresto del familiare. La somma richiesta era di ottomila euro, cifra che ha rappresentato un colpo significativo per l’anziana.

Questo tipo di truffa è purtroppo frequente, con i malviventi che sfruttano la vulnerabilità delle persone anziane, spesso sole e spaventate, per estorcere denaro. La convincente narrazione dei truffatori ha messo a nudo un problema serio: la necessità di informazione e sensibilizzazione sulle truffe telefoniche, che spesso restano sotto il radar fino a quando non colpiscono qualcuno.

L’arresto in flagranza di reato

Il giorno della truffa, i due giovani si sono recati a casa della signora, dove, dopo averla raggirata, hanno ricevuto circa 1500 euro in contanti e alcuni gioielli in oro, prima di allontanarsi velocemente. Tuttavia, la loro fuga è stata interrotta da un controllo dei carabinieri sulla statale 17 a Castel di Sangro. I militari, insospettiti dal loro atteggiamento nervoso, hanno eseguito una perquisizione dell’auto.

La scoperta è stata sorprendente: oltre ai soldi e ai gioielli sottratti alla donna, i carabinieri hanno rinvenuto ulteriori monili, inclusa una fede nuziale rubata a un’anziana di Pescasseroli lo scorso dicembre. Questo ha ampliato il quadro delle loro attività illecite, suggerendo che i due giovani non erano nuovi a questo tipo di crimine.

L’importanza dei controlli preventivi

Questo episodio mette in evidenza la fondamentale attività di prevenzione e controllo svolta dalle forze dell’ordine. La prontezza nel rispondere a situazioni sospette ha permesso di catturare i truffatori poco dopo che avevano commesso il reato. Ogni giorno, le forze dell’ordine sono a stretto contatto con la comunità per evitare che persone vulnerabili diventino vittime di simili inganni.

La sensibilizzazione delle comunità, specialmente tra le fasce più anziane della popolazione, è cruciale per prevenire truffe di questo tipo. Informare le persone sulle modalità di operazione dei truffatori e incoraggiarle a contattare la polizia in caso di situazioni sospette è un passo fondamentale.

Quando ci si trova di fronte a telefonate sospette, è sempre meglio interrompere la comunicazione e verificare le informazioni attraverso canali ufficiali. È un piccolo gesto che può fare la differenza tra cadere in un inganno o salvaguardare i propri risparmi.

Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2025 da Marco Mintillo

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