A Fabriano, una cittadina in provincia di Ancona, si è registrato un episodio di truffa che ha colpito un barista ottantenne. Un uomo di origine romena, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato dai Carabinieri per aver utilizzato una tecnica collaudata per sottrarre denaro, facendo sparire rapidamente una banconota di grande taglio. Questo caso mette in luce non solo la vulnerabilità degli esercenti di fronte a simili strategie illecite, ma anche l’abile operato delle forze dell’ordine nel contrasto a tali delinquenti.
La truffa del resto: modalità e sviluppo dell’indagine
Il modus operandi della truffa si è rivelato fin troppo comune. Il truffatore si è presentato al bar dell’80enne e ha acquistato un cioccolatino dal costo di un euro. Al momento del pagamento, ha presentato una banconota da 50 euro, richiedendo il resto. Dopo aver ricevuto il dovuto, il malintenzionato ha rapidamente fatto sparire la banconota, lasciando la vittima spaesata e confusa. Questa tipologia di truffa si basa sulla velocità e sulla capacità di distrazione, elementi che hanno reso il lavoro più semplice per l’autore della frode.
La situazione è stata monitorata grazie a precedenti segnalazioni da parte della Polizia Locale di Fabriano. L’auto utilizzata dai truffatori era già nota per il coinvolgimento in simili attività illecite. Questo ha permesso alle forze dell’ordine di coordinare le ricerche e attuare un intervento mirato eludendo eventuali tentativi di fuga dei colpevoli. Dopo la denuncia del barista, i Carabinieri hanno avviato un’operazione per rintracciare i sospetti.
L’operazione dei Carabinieri: dai controlli alla perquisizione
I Carabinieri della Compagnia di Fabriano, in collaborazione con la Polizia Locale, hanno individuato prontamente il veicolo utilizzato dal truffatore. Questo ha portato a un’operazione di controllo nei pressi dell’esercizio commerciale, dove sono stati fermati un uomo e una donna, entrambi romeni e di circa 40 anni. Alla domanda sulla loro presenza nella zona, l’uomo ha dichiarato di essere “sbagliato con il resto“, fornendo immediatamente un indizio forte della sua colpevolezza e confermando le sospettate.
A seguito di quest’affermazione, i militari hanno proceduto alla perquisizione dell’auto. Nel bagagliaio è stata rinvenuta una borsa contenente 990 euro in contante, prevalentemente in banconote di piccolo taglio. Inoltre, con un’ulteriore ispezione, sono stati trovati altri 1.085 euro in contanti, ancora una volta in banconote di piccolo valore, insieme a sigarette e dolciumi di buon mercato. Questo ritrovamento ha confermato i sospetti iniziali riguardo alla natura illecita delle attività condotte dai due.
Il riscontro finale: prove e ultime verifiche
Gli accertamenti successivi hanno riprodotto un quadro chiaro dell’accaduto. Intervistando gli esercenti della zona e visionando le immagini delle telecamere di sicurezza del bar, si è potuto verificare che il cittadino romeno aveva effettivamente truffato l’anziano barista poco prima del controllo. Le registrazioni hanno documentato l’intera dinamica della transazione e confermato che la truffa era avvenuta proprio come segnalato dalla vittima.
Oltre alla denuncia per truffa aggravata, le somme di denaro rinvenute sono state sequestrate. Le indagini sono in corso per stabilire se questi fondi possano provenire da altre truffe simili messe in atto da un’organizzazione che opera in modo sistematico. La rapidità e l’efficacia nell’azione dei Carabinieri indicano un impegno costante nel contrastare attività delinquenziali che minacciano la sicurezza della comunità.