Nel recente periodo, il Fermano ha assistito a un aumento delle truffe telefoniche, con i carabinieri che hanno preso provvedimenti per far luce su alcuni inganni avvenuti nella zona. Sotto l’occhio attento delle forze dell’ordine, quattro individui sono stati denunciati, tra cui un giovane che ha tentato di spacciare se stesso per un carabiniere, utilizzando sofisticate tecniche di spoofing. Questa modalità di truffa consiste nella falsificazione del numero di telefono del chiamante per far apparire la telefonata come proveniente da un ente affidabile, come una banca, un’azienda o, in questo caso, la stazione dei carabinieri.
Il caso di Montegranaro
A Montegranaro, un residente ha sporto denuncia riguardo una tentata frode. L’uomo ha ricevuto un messaggio da un numero sconosciuto, avvisandolo di una transazione di 1.500 euro effettuata tramite un sito di compravendita online, utilizzando la sua carta di credito. Dopo questa comunicazione, ha ricevuto una chiamata da un numero che sembrava appartenere alla stazione dei carabinieri locale. Tramite la tecnica dello spoofing, il truffatore ha convinto la vittima di trovarsi in una grave emergenza, spingendola a eseguire un bonifico di ben 13mila euro dal proprio conto, promettendo di proteggere il suo denaro da possibili furti.
Fortunatamente, l’uomo, insospettito dalla situazione, ha deciso di contattare direttamente la stazione dei carabinieri, scoprendo così di essere vittima di un raggiro. Questo gesto tempestivo gli ha permesso di bloccare la transazione prima che il denaro arrivasse al truffatore.
A seguito di questa denuncia, i carabinieri di Montegranaro hanno avviato indagini approfondite, analizzando i tabulati telefonici e la documentazione bancaria. Queste indagini hanno portato all’identificazione di un giovane di 19 anni, originario di Salerno, ritenuto il responsabile della tentata truffa, in quanto intestatario del conto corrente sul quale avrebbe dovuto confluire il denaro sottratto.
Altre truffe a Montegranaro e Montegiorgio
In un secondo episodio avvenuto sempre a Montegranaro, una donna di 64 anni, pregiudicata e originaria di Padova, è stata denunciata per lo stesso reato. Utilizzando un annuncio su un social network, avrebbe indotto un residente a versarle 190 euro per attivare una pratica di finanziamento che prometteva 2.500 euro. Tuttavia, la promessa si è rivelata una truffa: il finanziamento non è mai stato erogato ed è risultato completamente inesistente.
Più a nord, a Montegiorgio, due uomini sono stati denunciati per truffa dopo aver raggirato un 51enne di Francavilla d’Ete. Il 56enne originario del Frusinate e un 73enne del Viterbese si sono presentati come operatori di un’agenzia finanziaria e hanno convinto la vittima a eseguire tre bonifici bancari su un conto a loro riconducibile, per un totale di circa 750 euro. Dopo aver ricevuto i soldi, i due truffatori sono risultati rapidamente irreperibili, lasciando la vittima senza alcun rimborso o aiuto.
Questi episodi sottolineano l’aumento delle truffe telefoniche, e il costante impegno delle forze dell’ordine per proteggere i cittadini da tali inganni. L’attenzione e la prudenza sono fondamentali per riconoscere e difendersi dalle truffe, specialmente in un periodo in cui la digitalizzazione offre sia opportunità che rischi.