Donald Trump ha espresso la sua disponibilità a rivedere i dazi imposti su alcuni settori, a condizione che i Paesi coinvolti offrano proposte significative. Durante un incontro con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, il presidente statunitense ha dichiarato la sua intenzione di trattare sui dazi nel settore farmaceutico e dei chip. Le sue affermazioni arrivano in un momento in cui le reazioni dei mercati finanziari sono già sotto osservazione, con Wall Street che ha recentemente subito perdite consistenti.
La posizione di Trump sui dazi
Trump ha sottolineato la sua apertura al dialogo, affermando che è pronto a discutere ulteriormente se riceverà offerte “fenomenali” da altri Paesi. Il presidente ha messo in evidenza che i dazi potrebbero subire modifiche in base alle proposte presentate, chiarendo che la sua amministrazione è in ascolto. A suo avviso, la situazione attuale dei mercati finanziari è “monitorata con la massima attenzione”. Nonostante ciò, il vice presidente JD Vance ha cercato di minimizzare l’impatto delle recenti fluttuazioni di Wall Street, dicendo che la reazione dei mercati potrebbe non essere tanto negativa quanto sembrava. Tuttavia, i numeri parlano chiaro: la borsa ha perso circa 2 miliardi di dollari di valore.
Le ripercussioni sui mercati asiatici ed europei
Dopo le dichiarazioni di Trump, i mercati asiatici hanno chiuso con segnali di debolezza. Le borse europee, dopo aver aperto in calo, hanno continuato a seguire il trend negativo. Le incertezze legate alle politiche commerciali statunitensi hanno colpito le aspettative degli investitori, spingendo molti a ricercare rifugi più sicuri. La situazione rimane tesa, non solo negli Stati Uniti, ma anche a livello globale, poiché i dazi imposti da Trump hanno un impatto diretto sulle relazioni commerciali internazionali. Ci si aspetta che nei prossimi giorni ci siano ulteriori sviluppi, anche in termini di reazioni alle misure già adottate dalla Casa Bianca.
Le reazioni politiche e le contromisure dell’Unione Europea
In Italia, la premier Giorgia Meloni ha commentato le nuove misure tariffarie, definendole una “scelta sbagliata”. Tuttavia, ha anche ridimensionato il loro impatto, affermando che non rappresentano una “catastrofe”. Meloni sembra prendere una posizione di cautela, pur non sottovalutando le difficoltà che queste decisioni portano ai mercati. L’Unione Europea, dal canto suo, sta preparando possibili contromisure. Secondo le informazioni più recenti, le prime misure di risposta potrebbero entrare in vigore il 15 aprile, seguite da ulteriori azioni il 15 maggio. L’andamento di queste decisioni sarà monitorato con attenzione, visto che avrà ripercussioni significative sulle dinamiche commerciali europee e non solo.
Le tensioni commerciali rimangono nel mirino e le prossime settimane saranno cruciali per capire come si muoveranno le economie interessate e quali risposte verranno elaborate a livello politico e commerciale.