Trump conferma la sua strategia economica: scontro con la Cina e apertura al dialogo

Trump conferma la sua strategia economica: scontro con la Cina e apertura al dialogo

Trump promuove dazi come leva per una “rivoluzione economica” negli Stati Uniti, mentre la Cina risponde con misure simili e il Regno Unito cerca un accordo commerciale. Tensioni globali in aumento.
Trump conferma la sua strategi Trump conferma la sua strategi
Trump conferma la sua strategia economica: scontro con la Cina e apertura al dialogo - Gaeta.it

Donald Trump ha espresso la sua convinzione che i dazi imposti ai partner commerciali possano dare il via a una significativa “rivoluzione economica” per gli Stati Uniti. Con l’entrata in vigore delle prime tariffe del 10% lo scorso aprile, adesso si avvicina un nuovo aumento delle tariffe, che saliranno al 20% per l’Unione Europea e l’Italia. Questa manovra ha già avuto conseguenze importanti, con la Cina che ha reagito immediatamente, adottando misure simili sul mercato statunitense e imponendo dei dazi del 34%. In questo contesto, diverse nazioni iniziano a considerare l’opzione di riprendere i negoziati con la Casa Bianca.

La Cina risponde con fermezza

La Cina ha assunto una posizione di fermezza nei confronti degli Stati Uniti, denunciando quella che definisce una “guerra commerciale” ingiusta che sta avendo ripercussioni sui mercati finanziari globali. Guo Jiakun, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha utilizzato il suo profilo Facebook per illustrare l’andamento negativo di vari indici borsistici, tra cui l’S&P 500 e il Nasdaq.

Nel suo messaggio, Jiakun ha affermato: “Il mercato ha parlato. La guerra commerciale e tariffaria degli Stati Uniti contro il mondo è ingiustificata e non è stata preceduta da alcuna provocazione.” Ha infine esortato Washington a non commettere ulteriori errori e a risolvere le divergenze con i partner commerciali attraverso un dialogo rispettoso e su basi di parità. Tali affermazioni evidenziano la crescente tensione e la gravità della situazione, mentre i mercati continuano a risentire delle incertezze economiche.

Negoziazione per TikTok

Nel frattempo, Trump sembra pronto a utilizzare i dazi come strumento di negoziazione su altre questioni, in particolare riguardo all’app cinese TikTok. Recentemente, il presidente americano ha deciso di procrastinare la chiusura dell’applicazione per un periodo di 75 giorni, offrendo così un’altra opportunità per arrivare a un accordo sul trasferimento del controllo dell’app in mani statunitensi. Punto di vista che ha sollevato interesse sia tra gli utenti dell’app che tra i commentatori delle dinamiche geopolitiche in corso.

Colloqui tra Stati Uniti e Regno Unito

Il Washington Post ha posto l’attenzione sulla situazione nel Regno Unito. Il premier britannico Keir Starmer sarebbe intenzionato a fare importanti concessioni per raggiungere un accordo commerciale con Trump. Secondo le indiscrezioni, a Londra si respira ottimismo riguardo alla possibilità di rimuovere o diminuire i dazi entro poche settimane. Ciò potrebbe influenzare anche la Francia, con Starmer e il presidente Macron che sembrano voler coordinare le proprie posizioni in vista di futuri negoziati con gli Stati Uniti.

Queste tensioni mostrano come le relazioni commerciali tra le potenze siano sempre più interconnesse, e le scelte che vengono fatte da ogni governo possono avere ripercussioni notevoli su scala globale.

Giappone e altri paesi asiatici reagiscono

Movimenti significativi sono stati registrati anche in Asia. Il primo ministro giapponese, Shigeru Ishiba, ha pianificato di incontrare Trump “entro la prossima settimana” per discutere questioni legate al commercio e ai dazi imposti. Da Singapore, il premier Lawrence Wong ha messo in chiaro che il suo paese non applicherà dazi reciproci, ma ha avvertito che altre nazioni potrebbero seguire una traiettoria diversa, aumentando il rischio di una guerra commerciale globale.

L’Asia ha subito gli effetti disastrosi delle politiche commerciali di Trump. La Cambogia, ad esempio, si trova a fronteggiare tariffe del 49% e ha iniziato a inviare segnali di disponibilità al dialogo, auspicando contatti diretti con gli Stati Uniti per abbattere le tariffe e rafforzare le relazioni bilaterali.

Trump, nonostante i toni forti utilizzati sui social media, ha mostrato apertura a negoziati offrendo ascolto ai segnali di distensione provenienti dal Vietnam. Recentemente, il leader vietnamita To Lam ha avviato contatti con Trump, creando delle possibilità di dialogo tra le due nazioni. Così facendo, le interazioni aumentano, mentre il mondo osserva attentamente gli sviluppi delle relazioni commerciali tra gli Stati Uniti e le altre potenze globali.

Change privacy settings
×