Trump insiste sulla validità dei dazi mentre Pechino accusa gli Usa di danneggiare il Sud Globale

Trump insiste sulla validità dei dazi mentre Pechino accusa gli Usa di danneggiare il Sud Globale

Il dibattito sui dazi di Trump riemerge, con gli Stati Uniti che rivendicano benefici economici mentre la Cina accusa Washington di danneggiare i Paesi in via di sviluppo e il commercio globale.
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Trump insiste sulla validità dei dazi mentre Pechino accusa gli Usa di danneggiare il Sud Globale - Gaeta.it

Il dibattito sui dazi imposto da Donald Trump torna alla ribalta a distanza di anni, mostrando come le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina continuino a influenzare l’economia globale. A metà marzo 2025, il presidente americano ha ripreso a difendere la sua politica tariffaria, affermando che gli Usa stanno beneficiando economicamente dalle misure adottate. Nel contesto di relazioni internazionali complesse, Pechino reagisce accusando Washington di danneggiare i Paesi in via di sviluppo.

La difesa di Trump: i dazi come strumento economico

Lunedì 7 aprile, Donald Trump ha comunicato tramite un post sul social network Truth che gli Stati Uniti, “maltrattati da tempo”, stanno ora incassando miliardi di dollari a settimana grazie ai dazi già in vigore. Ha sottolineato che i prezzi del petrolio e dei prodotti alimentari sono in calo, assieme ai tassi d’interesse, suggerendo che la Fed dovrebbe considerarne un ulteriore abbassamento. Secondo la visione di Trump, l’impatto positivo delle sue politiche tariffarie sta contribuendo a un’atmosfera di stabilità economica.

Tuttavia, le affermazioni di Trump suscitano critiche sia a livello nazionale che internazionale. I detrattori sostengono che le sue politiche potrebbero danneggiare in modo permanente le relazioni commerciali e portare a conseguenze indesiderate per le aziende statunitensi. Mentre Trump esprime ottimismo riguardo al potere economico degli Stati Uniti, il rischio di conflitti commerciali prolungati resta elevato.

Le accuse di Pechino: un abuso dei dazi

In risposta alle dichiarazioni di Trump, Pechino ha lanciato delle accuse, affermando che l’uso dei dazi da parte degli Stati Uniti rappresenta un grave abuso. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha messo in evidenza che le misure tariffarie colpiscono direttamente i Paesi del Sud Globale, privandoli della possibilità di svilupparsi economicamente. Lin ha specificato che l’inasprimento delle tariffe da parte degli Usa potrebbe esacerbare ulteriormente le disuguaglianze economiche esistenti, con le nazioni meno sviluppate che subiranno le maggiori ripercussioni.

In un contesto di serene discussioni commerciali, il portavoce ha citato l’Organizzazione Mondiale del Commercio , avvertendo che il crescente protezionismo comprometterà i progressi verso gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile previsti fino al 2030. Questo scenario serve da monito per le nazioni che si sono impegnate a combattere la povertà e le disuguaglianze.

L’impatto delle tariffe sul commercio globale

Le preoccupazioni espresse dalla Cina sono supportate dagli studi del Wto, che stimano una contrazione dei volumi di commercio globale di merce che potrebbe raggiungere circa l’1% nel 2025, a causa dei nuovi dazi, accanto a quelli già introdotti. L’agenzia ha avvertito che questa diminuzione rappresenterebbe un calo che si avvicina ai quattro punti percentuali rispetto alle proiezioni iniziali. La situazione mette in luce che le tensioni commerciali potrebbero avere effetti di vasta portata sull’economia globale.

Anche il direttore generale del Wto, Ngozi Okonjo-Iweala, ha confermato l’analisi, rimarcando che le misure protezionistiche aggravano già sfide esistenti nel settore commerciale. L’inasprimento delle politiche tariffarie da parte degli Stati Uniti è percepito come un fattore potenzialmente destabilizzante per l’economia mondiale, un elemento che richiama una maggiore attenzione su come le politiche economiche possano influenzare il benessere globale.

La risposta della Cina: investimenti nel Sud Globale

La Cina continua a mostrare interesse nel sostenere le economie del Sud Globale attraverso investimenti significativi. Nel corso degli ultimi mesi, il governo cinese ha annunciato iniziative per formulare accordi strategici con diverse nazioni in via di sviluppo. Durante il recente Forum di Boao, un importante evento politico ed economico, il vicepremier cinese Ding Xuexiang ha discusso l’importanza del rafforzamento delle relazioni commerciali tra la Cina e le economie emergenti.

Xi Jinping, leader cinese, ha rivelato nel corso del G20 in Brasile le sue intenzioni di supportare i Paesi del Sud con misure specifiche. Secondo un rapporto del Guardian, la Cina vanta oltre dieci accordi di libero scambio con diverse nazioni in via di sviluppo, segnalando un impegno concreto. Questi passi possono essere interpretati come una reazione strategica al crescente protezionismo degli Stati Uniti, mentre Pechino si prepara a incoraggiare scambi economici più equi e sostenibili.

In sintesi, l’accesa disputa commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina continua a generare dibattiti accesi sui rovesci economici delle politiche tariffarie, che si riverberano su un’ampia gamma di nazioni. Nel contesto di una crescente tensione geopolitica, le conseguenze di queste scelte si faranno sentire a lungo termine nel panorama commerciale globale.

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