Trump sospende dazi: una scelta forzata tra mercati in crisi e resistenza interna

Trump sospende dazi: una scelta forzata tra mercati in crisi e resistenza interna

Trump sospende i dazi per tre mesi in risposta a crescenti preoccupazioni economiche e reazioni negative dei mercati, rivelando tensioni interne e la fragilità della sua politica commerciale.
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Trump sospende dazi: una scelta forzata tra mercati in crisi e resistenza interna - Gaeta.it

In un clima di incertezze economiche globali, Donald Trump ha deciso di sospendere temporaneamente i dazi previsti, un annuncio che ha sorpreso molti analisti e osservatori politici. Questa mossa arriva dopo una serie di dichiarazioni audaci da parte del presidente, che si è trovato a dover riconsiderare le sue posizioni in seguito a un’onda di reazioni negative nel mercato e alla pressione da parte di alcuni membri del suo stesso partito. La situazione mette in luce le tensioni interne e il difficile equilibrio tra politica economica e stabilità finanziaria.

La retromarcia di Trump sulla politica dei dazi

Poche ore dopo aver dichiarato la sua intenzione di applicare tariffe punitive, Trump ha ribaltato la situazione, decidendo di sospendere per tre mesi le misure previste. Il presidente aveva espresso fiducia nella sua strategia, affermando di saper gestire il contesto economico americano. Tuttavia, la realtà si è imposta con forza: le previsioni di una grave recessione sono emerse, portando a un’immediata revisione dei piani.

L’improvvisa decisione ha rivelato una mancanza di chiarezza nelle intenzioni di Trump. I segnali di una crisi imminente sono giunti dai mercati, che non hanno reagito bene all’annuncio iniziale. L’eco delle sue parole, in cui si vantava di avere leader stranieri pronti a piegarsi alle sue richieste, ha contribuito a far emergere un contesto politico instabile, sia a livello nazionale che internazionale.

All’interno del Congresso, diverse figure repubblicane hanno manifestato preoccupazione. Un disegno di legge bipartisan è stato proposto per garantire maggiore controllo sulle tariffe, dimostrando che anche tra i suoi alleati politici, la politica commerciale di Trump sta cominciando a creare frizioni e incertezze. Don Bacon, senatore del Nebraska, si è fatto portavoce di questa esigenza, sottolineando la necessità di ripristinare i poteri del Congresso in materia di dazi.

Reazioni dei mercati e crisi finanziaria in arrivo

La decisione di sospendere i dazi è stata influenzata dalla reazione immediata dei mercati globali, particolarmente dai titoli del Tesoro statunitensi. Le preoccupazioni sono emerse con forza dopo l’annuncio delle tariffe, scatenando un tumulto sul mercato obbligazionario. Gli esperti hanno osservato un aumento significativo nei rendimenti, che hanno toccato punte preoccupanti nei giorni successivi.

John Cassidy, scrittore per il New Yorker, ha descritto come l’instabilità dei mercati abbia creato un contesto di crisi. I rendimenti obbligazionari in rapidissima ascesa sono stati accompagnati da un crollo dei prezzi delle obbligazioni, segno che alcune istituzioni finanziarie potrebbero trovarsi in difficoltà e obbligate a vendere a prezzi stracciati. Questo fenomeno ha creato una spirale negativa, aumentando l’allerta tra analisti e operatori di mercato.

La causa principale di questa instabilità potrebbe risiedere nel “basis trading”, una pratica diffusa tra gli hedge fund che prevede il prestito di denaro per trarre profitto da piccole variazioni di prezzo tra titoli del Tesoro e derivati. Quando i prezzi delle obbligazioni si muovono in modo imprevisto, i trader possono subire perdite ingenti, costringendoli a liquidare parte del loro portafoglio per recuperare liquidità, alimentando ulteriormente il caos.

Critiche e avvertimenti dall’interno della politica

Non è chiaro se le dinamiche del mercato obbligazionario siano direttamente collegate alle scelte tariffarie di Trump, ma le affermazioni di esperti come Lawrence Summers, ex Segretario al Tesoro, hanno generato allerta. Summers ha avvertito di una possibile crisi finanziaria attribuita in gran parte alla politica commerciale del governo statunitense, suggerendo una connessione tra le scelte politiche di Trump e la salute economica del paese.

L’attuale Segretario al Tesoro, Scott Bessent, che ha esperienza nel settore degli hedge fund, inizialmente ha minimizzato i rischi. Tuttavia, con il progredire delle tensioni nei mercati, ha cominciato a riconoscere che la situazione richiede attenzione. Le sue affermazioni su Trump, sottolineando il “coraggio” che ci voleva per rimanere fermo in quella situazione, indicano la complessità e la difficoltà delle scelte economiche attuali.

In sostanza, la decisione di sospendere i dazi rivela una manovra strategica di Trump in risposta a un contesto di crisi crescente, una situazione che continua a evolversi nel panorama politico ed economico degli Stati Uniti.

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