Tumore al seno: aumentano i casi fra le donne giovani, ma la mortalità diminuisce in Italia

Tumore al seno: aumentano i casi fra le donne giovani, ma la mortalità diminuisce in Italia

Aumento dei casi di tumore al seno tra le giovani donne in Italia, ma calo della mortalità grazie a terapie avanzate. L’ospedale San Martino guida la ricerca sulla preservazione della fertilità.
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Tumore al seno: aumentano i casi fra le donne giovani, ma la mortalità diminuisce in Italia - Gaeta.it

L’andamento delle diagnosi di tumore al seno tra le donne giovani è un tema di crescente rilevanza a livello globale. Recenti dati italiani mostrano un incremento dei casi, ma sorprendentemente la mortalità tra le pazienti sotto i 50 anni è in calo. Questo fenomeno evidenzia nuove sfide per i medici, in particolare nella gestione della fertilità. L’ospedale San Martino di Genova si distingue come punto di riferimento per la ricerca in questo campo cruciale, con studi e congressi dedicati a questi temi.

Aumento dei casi di tumore al seno fra giovani donne

Negli ultimi dieci anni, i casi di carcinoma alla mammella in Italia hanno visto un aumento significativo, passando da 48.000 nel 2013 a 55.900 nel 2023, un incremento del 16%. Questo dato rappresenta non solo un trend preoccupante, ma riflette anche l’importanza di una diagnosi precoce. Il tumore al seno è la neoplasia più comune, interessando non solo le donne, ma anche se in misura limitata, gli uomini. Questo non deve far sottovalutare eventuali segnali clinici nell’altra metà della popolazione.

Si evidenzia che quando il tumore colpisce donne al di sotto dei 40 anni, esso tende ad essere più aggressivo. L’analisi delle variabili genetiche, come le mutazioni patogenetiche BRCA, gioca un ruolo cruciale nella prognosi e nella gestione della malattia. La presenza di tali mutazioni aumenta il rischio di diagnosi, rendendo ancora più necessaria una schermatura attenta sia per le donne che per le loro famiglie.

Diminuzione della mortalità e miglioramento delle terapie

Nonostante l’aumento delle diagnosi, i dati rivelano anche un calo della mortalità delle pazienti under 50. Tra il 2006 e il 2021, la mortalità è scesa del 16%, segno di progressi significativi nelle terapie oncologiche. Questi successi si devono in gran parte a nuove metodologie di trattamento e una maggiore consapevolezza riguardo all’importanza della cura personalizzata.

Attualmente, ormai 834.000 donne in Italia vivono dopo una diagnosi di tumore al seno. Circa l’87% di queste pazienti sopravvive cinque anni dopo l’accertamento della malattia. Tuttavia, non basta garantire la guarigione, è fondamentale che anche le pazienti giovani possano affrontare il futuro con le medesime aspirazioni delle loro coetanee non colpite dalla malattia. Quest’attenzione rivolta al benessere post-terapia include la fertilità, un aspetto spesso trascurato ma cruciale per molte donne.

La ricerca sulla preservazione della fertilità

L’importanza della preservazione della fertilità tra le giovani pazienti è un tema centrale nel dibattito oncologico contemporaneo. Le terapie oncologiche possono avere effetti collaterali significativi, inclusi disfunzioni ovariche, menopausa precoce e infertilità. Gli specialisti dell’ospedale San Martino di Genova si sono dedicati a questo campo di ricerca, contribuendo a delineare pratiche e proposte per affrontare queste problematiche.

Esistono oggi opzioni per preservare la fertilità che possono essere integrate nei percorsi terapeutici. Attraverso approcci personalizzati e mirati, è possibile offrire alle donne la opportunità di avere figli anche dopo aver superato un tumore. Questi progressi sono frutto di uno sforzo collettivo in ambito di ricerca e assistenza, come dimostrano gli studi presentati in occasioni come il Back From San Antonio, incontro dedicato ai risultati del San Antonio Breast Cancer Symposium.

L’eccellenza della ricerca oncologica italiana

Giovanni Paolo II, Direttore generale dell’Irccs Ospedale Policlinico San Martino, ha sottolineato l’importanza dell’integrazione tra assistenza, ricerca e formazione per garantire un elevato standard di cure. L’ospedale è stato recentemente riconosciuto come “Comprehensive Cancer Center”, il che rappresenta il massimo livello di accreditamento previsto dall’Organization of European Cancer Institutes .

In Liguria, annualmente vengono diagnosticati circa 1.650 nuovi casi di tumore al seno trattati prevalentemente presso il San Martino. La percentuale di pazienti partecipanti a studi clinici, che si attesta intorno al 26%, è superiore alla media internazionale, consentendo un accesso anticipato a nuove terapie, migliorando così le aspettative di successo nel trattamento.

I risultati degli studi presentati a San Antonio

Durante il congresso di San Antonio, diversi ricercatori italiani hanno presentato studi significativi. Tra questi, Matteo Lambertini ha condiviso risultati riguardanti l’efficacia della mastectomia bilaterale nelle portatrici di mutazioni BRCA, mostrando una riduzione del rischio di morte del 35% grazie a questo intervento. Valentina Guarneri ha invece presentato risultati sull’impiego dell’immunoterapia per il carcinoma mammario triplo negativo, evidenziando miglioramenti nella sopravvivenza globale delle pazienti.

Inoltre, lo studio EUROPA ha esaminato il trattamento di pazienti over 70, suggerendo che la radioterapia anziché la terapia ormonale tende a preservare meglio la qualità della vita. Questi studi, rappresentativi dell’innovazione e dell’impegno nella ricerca in oncologia, attestano la crescente competenza italiana nel settore e il potenziale per futuri sviluppi che possano meglio rispondere alle esigenze delle pazienti.

Discutere di queste questioni è vitale per chi si occupa della salute femminile e per fronteggiare una malattia che continua a fare molte vittime ogni anno. La ricerca costante e l’innovazione possono fare la differenza nel corso delle vite di milioni di donne, offrendo non solo cure più efficaci ma anche una qualità della vita maggiore dopo il trattamento.

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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