Tumori e ambiente: il professor De Laurentiis chiarisce le false credenze sulla loro origine

Tumori e ambiente: il professor De Laurentiis chiarisce le false credenze sulla loro origine

Michelino De Laurentiis, esperto oncologo, sfata miti sui tumori, sottolineando che non tutti sono causati da fattori ambientali e evidenziando i progressi nella cura del cancro al seno.
Tumori e ambiente3A il professo Tumori e ambiente3A il professo
Tumori e ambiente: il professor De Laurentiis chiarisce le false credenze sulla loro origine - Gaeta.it

Il mondo della medicina oncologica è spesso intriso di miti e malintesi riguardanti le cause dei tumori. Michelino De Laurentiis, direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica dell’Istituto ‘Pascale’ di Napoli, ha recentemente ribadito, durante una cerimonia di premiazione ad Acerra, la sua città natale, che non tutti i tumori sono necessariamente legati all’ambiente e all’inquinamento. Le sue osservazioni si inseriscono nel dibattito attuale sulle malattie neoplastiche, evidenziando un meccanismo biologico intrinseco e l’importanza di una visione più realistica della problematica oncologica.

Tumori e il loro legame con i meccanismi naturali

Durante il suo intervento, De Laurentiis ha chiarito che i tumori siano parte di un processo fisiologico naturale del corpo umano. “I tumori sono meccanismi naturali del nostro organismo”, ha affermato, spiegando che l’insorgenza di queste patologie è il risultato di un costante tasso di mutazione a livello cellulare. La scienza medica ha da sempre riconosciuto che le cellule umane mutano nel tempo, e tanti di questi eventi di mutazione non portano necessariamente a una patologia, né a una diagnosi di tumore. La creazione di un ambiente critico, particolarmente in relazione ai fattori esterni, può influire sulla probabilità di sviluppare determinate malattie, ma non è l’unico attore in gioco.

Questo significa che, sebbene l’inquinamento e le abitudini di vita possano aumentare i fattori di rischio, non si deve cadere nell’errore di credere che tutti i casi di cancro siano diretta conseguenza di cause ambientali. De Laurentiis ha messo in guardia da questa schematizzazione eccessiva, sottolineando che “scordiamoci che tutti i tumori sono legati all’ambiente”, un’affermazione che ha destato attenzione tra i presenti e che merita di essere ripresa nel dibattito scientifico e pubblico.

Le esperienze personali e la passione per la medicina

Durante la cerimonia di “Acerrano dell’anno”, De Laurentiis ha condiviso anche la sua storia personale che lo ha portato a intraprendere la carriera di oncologo. Ha parlato di come la sua vocazione sia stata alimentata dall’amore per lo studio e dalla passione per la medicina, valori che ha ereditato dalla sua famiglia. “Studiare significa essere liberi, l’unico modo che abbiamo per esserlo”, ha affermato, evidenziando l’importanza di una formazione continua nel campo della salute e della cura dei pazienti.

La sua scelta di specializzarsi in oncologia, nonostante le voci contrarie intorno a questa disciplina, è stata motivata da una “scintilla dello studio” che gli ha trasmesso suo padre. Un percorso di formazione che ha visto De Laurentiis non solo come tecnico, ma come un cercatore di significati profondi nella malattia, un aspetto che ha reso il suo lavoro ancora più significativo e umano.

I progressi nella lotta contro il cancro al seno

Un tema centrale del discorso di De Laurentiis è stato il progresso della ricerca e delle tecnologie mediche nel campo dell’oncologia, con particolare riferimento ai tumori al seno. Ha sottolineato i risultati raggiunti nell’ultima decade, evidenziando che, attualmente, circa il 90% delle donne affette da questa forma di cancro ha buone probabilità di guarigione totale. Questo dato rappresenta un grande passo in avanti nella battaglia contro questa malattia così comune e temuta. Tuttavia, ha anche riconosciuto che il restante 10% di pazienti, che non riescono a superare la malattia, merita attenzione e impegno continuo, descrivendo la situazione come una “pandemia cronica”.

De Laurentiis ha concluso con un messaggio di speranza, affermando che “tra cinque anni non so come curerò questo tumore”, lasciando intendere che la ricerca sta compiendo progressi significativi e promettenti. È chiaro che la dedizione alla cura e alla ricerca nella medicina oncologica possa portare a risultati sorprendentemente positivi, un tema che dovrebbe rimanere al centro dell’interesse pubblico e scientifico negli anni a venire.

Ultimo aggiornamento il 29 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano

Change privacy settings
×