Nel 2024 l’Italia affronta una realtà allarmante: oltre 390.000 nuove diagnosi di tumore. Questo dato è il risultato di un’analisi approfondita sullo stato della salute pubblica e mette in evidenza l’importanza della prevenzione e dell’educazione sui comportamenti a rischio. Secondo le stime, quasi 3,7 milioni di concittadini convivono con una diagnosi oncologica, pari al 6,2% della popolazione nazionale. L’impegno nel miglioramento delle condizioni di vita e nella diagnosi precoce si rivela cruciale per continuare a ridurre la mortalità associata a queste patologie.
L’importanza della prevenzione e degli stili di vita
Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana Oncologia Medica , ha enfatizzato l’urgenza di investire nella prevenzione, sottolineando che pratiche salutari quotidiane possono significativamente diminuire il rischio di sviluppare un tumore. Molti problemi di salute sono attribuibili a comportamenti facilmente modificabili: obesità, inattività fisica, alimentazione scorretta, consumo di alcol e fumo sono fattori di grande impatto. L’appello di Perrone, rivolto in particolare alla comunità, è chiaro: prendersi cura della propria salute è una responsabilità individuale che si traduce in benefici collettivi. La scienza dimostra che una vita sana correlata a una dieta equilibrata e a regolare attività fisica può ridurre drasticamente il numero di malati di cancro.
Anche l’approccio alla diagnosi gioca un ruolo fondamentale. “Se potenziamo le campagne di screening e miglioriamo i percorsi di diagnosi precoce, aumenteremo il numero di pazienti guariti,” ha proseguito Perrone. L’attenzione verso la salute personale e il monitoraggio regolare contribuiscono soltanto a migliorare il futuro della salute pubblica, proteggendo i cittadini da malattie gravi e aumentando le chance di una vita sana anche dopo una diagnosi potenzialmente devastante.
La situazione attuale e il ruolo degli oncologi
Con l’arrivo del World Cancer Day, si è tenuto a Roma il convegno ‘United by Unique’, organizzato da Aiom e dalla Fondazione Aiom. Durante l’evento, è stato sottolineato come la mortalità per cancro stia registrando un andamento positivo, in diminuzione negli ultimi anni. Tuttavia, il 40% delle mortalità a livello globale è ancora attribuibile a fattori di rischio modificabili. Il messaggio chiave è che migliorare i nostri stili di vita non solo protegge la salute individuale ma può anche riflettersi positivamente sull’intera popolazione.
La personalizzazione delle cure è diventata una delle strategie più rilevanti nel trattamento del cancro. Aiom si impegna per garantire che ogni paziente riceva l’attenzione e il trattamento che meglio si adattano alla propria situazione. Questo approccio personalizzato, applicato in tutte le regioni italiane, rappresenta un passo avanti decisivo verso una gestione più efficace della malattia oncologica. La salute dei pazienti dovrebbe essere al centro dell’azione medica, con un’attenzione particolare all’inclusione delle comunità nel percorso di prevenzione.
Facciamo squadra contro il cancro
Durante la celebrazione della Giornata Mondiale contro il Cancro, il motto ‘United by Unique’ è stato patrimonio di tutti gli interventi e di tutte le iniziative programmate. Rispettare la diversità dei pazienti e le loro singole esigenze rappresenta una priorità per la comunità medica. Tuttavia, Perrone ha ricordato anche l’importanza di educare la popolazione riguardo ai fattori di rischio e le pratiche di salute che contribuiscono a prevenire il cancro. La sindrome del “non mi riguarda” deve essere superata: ognuno ha il potere di influire positivamente sulla propria salute, attraverso scelte consapevoli.
In sostanza, è fondamentale sostenere una cultura della prevenzione e della salute. Con un impegno costante nella sensibilizzazione e nell’educazione, si può cambiare il corso della malattia oncologica in Italia, riducendo il numero di diagnosi e migliorando la qualità di vita dei pazienti.
Ultimo aggiornamento il 4 Febbraio 2025 da Laura Rossi