Turbolenze nell'esecutivo: dal caso Santanchè agli attacchi dell'opposizione

Turbolenze nell’esecutivo: dal caso Santanchè agli attacchi dell’opposizione

Tensioni politiche nel governo italiano: Daniela Santanchè sotto scrutinio, stallo sull’elezione dei giudici della Consulta e polemiche sul rilascio di un criminale di guerra mettono alla prova l’esecutivo Meloni.
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Turbolenze nell'esecutivo: dal caso Santanchè agli attacchi dell'opposizione - Gaeta.it

Le ultime settimane hanno visto un crescendo di tensioni politiche all’interno del governo italiano, con il caso di Daniela Santanchè, il rebus sull’elezione dei giudici della Consulta e le polemiche sulla vicenda di un criminale di guerra rilasciato. Giorgia Meloni si trova così a dover affrontare un mix di critiche e discussioni interne al suo esecutivo.

La situazione di Daniela Santanchè

Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, è al centro di un intrigo politico che ha coinvolto anche i suoi alleati di governo. Ieri, Meloni ha ospitato a Palazzo Chigi un vertice di coalizione con i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, oltre al leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, per discutere dell’importante questione riguardante l’elezione dei giudici della Consulta. Durante questa riunione, secondo fonti vicine al governo, la questione Santanchè non sarebbe stata affrontata, nonostante in molti abbiano iniziato a considerare la sua permanenza nel ruolo precaria.

Santanchè ha espresso fiducia e determinazione, presentandosi al lavoro come se nulla fosse accaduto. È stata recentemente a Roma per una serie di incontri istituzionali, come quello con il team di Oracle Corporation, e ha in programma di partecipare a un viaggio in Arabia Saudita con la nave scuola Amerigo Vespucci a fine gennaio. Tuttavia, i rumors riguardanti un possibile incontro clandestino con il Presidente del Senato Ignazio La Russa, accusato di essere un suo vicino sostenitore, sono stati smentiti con fermezza dal suo entourage e dallo stesso La Russa.

Nel governo, nonostante ci siano posizioni variegate, il tema delle dimissioni di Santanchè non è considerato un tabù. Alcuni membri si appellano al garantismo, affermando che la questione dovrebbe essere lasciata alla valutazione personale della ministra. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ribadito che le accuse necessitano di un esame obiettivo e non superficiale, esprimendo fiducia nella presunzione di innocenza.

Il rebus dell’elezione dei giudici della Consulta

Un altro tema caldo è quello dell’elezione dei quattro nuovi giudici della Corte Costituzionale, una questione che continua a rimanere in stallo. Antonio Tajani, leader di Forza Italia, ha sollevato la necessità di un accordo tra le forze politiche, in particolare con l’opposizione, affinché venga presentato un candidato che possa essere visto come al di sopra delle parti. Fonti interne suggeriscono che la palla ora è nelle mani delle opposizioni, in quanto il governo si dichiara disponibile a lavorare su nomi neutri, ma rimarca che spetta loro trovare un consenso su una terna di candidati.

Le critiche bipartisan continuano a farsi sentire, dato che qualsiasi impasse rischia di creare frizioni tra le diverse anime della maggioranza. La mancanza di un accordo chiaro su questo tema potrebbe riflettersi sulla stabilità complessiva dell’esecutivo, accelerando la necessità di una soluzione.

La vicenda di Njeem Osama Almasri

Infine, non si può tralasciare l’attenzione rispetto alla controversa vicenda di Njeem Osama Almasri Habish, il comandante libico della polizia accusato di crimini contro l’umanità. Il suo rilascio e rimpatrio avvenuto tramite un volo di Stato è stato fortemente criticato dalle opposizioni, che hanno chiesto l’intervento di Meloni in Aula per chiarire la situazione. Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, è atteso in Parlamento per fornire un’informativa su quanto accaduto.

Tajani ha denunciato errori nella gestione della comunicazione tra i vari ministeri e ha sottolineato l’importanza di rispettare i protocolli legali durante queste operazioni. Fonti vicine alla Presidenza del Consiglio hanno difeso la decisione di utilizzare un volo di Stato per garantire la sicurezza del rimpatrio, enfatizzando che il personale armato italiano non avrebbe potuto viaggiare su un volo commerciale.

La tempesta politica attorno a questi eventi suggerisce una fase cruciale per il governo Meloni, con la necessità di affrontare le sfide interne ed esterne per mantenere un equilibrio che possa garantire stabilità e credibilità all’esecutivo.

Ultimo aggiornamento il 23 Gennaio 2025 da Marco Mintillo

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