Centinaia di cittadini turchi hanno preso parte a proteste che si sono svolte a Istanbul contro una controversa proposta di legge riguardante la gestione dei cani randagi. La mobilitazione è senza dubbio aumentata dopo un grave episodio che ha coinvolto un bambino aggredito da un cane ad Ankara. La legge, pur mirante a regolare la crescente popolazione di cani randagi nel Paese, ha suscitato una forte opposizione per timore che possa condurre a pratiche di abbattimento di massa.
Il contesto della protesta
Una legge controversa in discussione
Il progetto di legge che attualmente si trova sotto esame nel Parlamento turco prevede misure per la gestione dei cani randagi. Sebbene l’intento sembri focalizzato sulla sicurezza pubblica, gli attivisti per i diritti degli animali temono che la legislazione porti a una serie di conseguenze dannose, incluso un potenziale sterminio degli animali sotto il pretesto della sicurezza. La proposta prevede che i comuni raccolgano cani randagi e li ospitino in rifugi, dove verranno sterilizzati, mentre gli animali considerati aggressivi o malati verranno abbattuti.
La paura dell’abbattimento
La bozza di legge risale a metà luglio ed è stata accettata da una commissione parlamentare all’inizio della settimana. Tuttavia, il governo ha dichiarato che l’intervento sugli animali non sarà indiscriminato. Nonostante ciò, la preoccupazione degli animalisti resta alta, poiché c’è la possibilità che comuni poco scrupolosi possano interpretare la legge a loro favore, tralasciando il benessere degli animali. Gli attivisti avvertono che non è sufficiente la sterilizzazione se non vengono forniti anche spazi adeguati per l’accoglienza degli animali.
La risposta del governo e delle autoritÃ
Le promesse del governo
Il governo turco, da parte sua, riconosce l’esigenza di affrontare il problema della crescente popolazione di cani randagi nel Paese, motivo principale che ha portato alla formulazione del disegno di legge. Tuttavia, il ministro della Giustizia ha assicurato che chi compie azioni violente senza ragione contro gli animali sarà severamente punito. Questo si è reso necessario anche dopo un episodio noto, in cui un bambino è rimasto gravemente ferito a causa di un attacco da parte di cani randagi.
Relazione sulle aggressioni
Secondo un documento dell’Associazione Strade Sicure e Difesa del Diritto alla Vita, dal 2022, ci sono state 65 vittime di attacchi da parte di cani randagi. Questo dato ha contribuito a mettere sotto i riflettori la questione della sicurezza pubblica, richiedendo un intervento del governo che rispondesse a tali emergenze. Alcuni comuni hanno già iniziato a prepararne la logistica, sebbene le associazioni per i diritti degli animali sostengano che sarebbe sufficiente applicare correttamente le normative esistenti per controllare la popolazione canina.
La percezione internazionale e la situazione attuale
Avvertimenti ai turisti
La questione del randagismo in Turchia ha attirato l’attenzione internazionale, al punto tale che il Regno Unito ha emesso un avviso per i viaggiatori diretti in Turchia. I turisti sono stati avvisati della possibilità di incontri con cani randagi, che possono comportarsi in modo aggressivo se si raggruppano. Raccomandazioni sono state fornite per evitare interazioni dirette con questi animali al fine di garantire la sicurezza durante il soggiorno nel Paese.
Il futuro della legge
Con il voto finale dell’assemblea completo previsto nei prossimi giorni, l’attenzione rimane focalizzata sulle manovre politiche che stanno avvenendo a livello governativo. Le manifestazioni verificatisi stanno continuando, alimentate dalla paura di ciò che potrebbe risultare dall’approvazione della legge. Il dibattito su una gestione etica e responsabile dei cani randagi rimane cruciale nel contesto turco, mentre la popolazione esprime la sua volontà di trovare soluzioni sostenibili e rispettose per tutti gli attori coinvolti.