Turismo a Roma: segni di flessione nella ristorazione nonostante l'aumento dei visitatori

Turismo a Roma: segni di flessione nella ristorazione nonostante l’aumento dei visitatori

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Turismo a Roma: segni di flessione nella ristorazione nonostante l'aumento dei visitatori - Gaeta.it

L’estate 2023 ha mostrato una affluenza turistica nella Capitale, con un incremento del 5% nei nuovi arrivi e un aumento del 4% delle presenze, secondo Federalberghi. Tuttavia, l’Osservatorio della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio evidenzia una problematicità significativa per il settore della ristorazione, in particolare nel centro storico e nella provincia di Roma. Questi fenomeni sollevano interrogativi sulla salute dell’economia locale, nonostante i dati incoraggianti sul turismo.

Flessione della ristorazione nel centro di Roma

Caldo e chiusure: motivi della crisi

Nonostante l’ottimismo generale riguardo al turismo, agosto 2023 ha riportato numeri negativi per la ristorazione nella capitale. È emerso un calo degli incassi del 14%, attribuibile a vari fattori, tra cui l’eccezionale ondata di calore di queste settimane estive. Quintali di turisti e locali che di solito affollano le strade e i ristoranti sembrano meno propensi a mangiare fuori. Inoltre, la chiusura temporanea di numerosi pubblici esercizi ha portato a una notevole riduzione dell’offerta, stimata intorno al 50%. Questo scenario ha avuto ripercussioni dirette sul numero di prenotazioni per il giorno di Ferragosto, traducendosi in perdite economiche significative.

Differenza tra centro e periferia

Contrariamente agli sviluppi nel centro di Roma, la situazione nella periferia è apparsa meno critica, con una flessione degli incassi comunque significativa, ma contenuta a un -6%. Qui, il ristorante di prossimità ha accresciuto la propria popolarità, in particolare le pizzerie, che si sono dimostrate attrattive per i residenti e i turisti che cercano un pasto informale e accessibile. Questo cambiamento di preferenze ha permesso ai ristoratori periferici di sostenere meglio l’impatto delle difficoltà economiche rispetto ai loro colleghi del centro città, che fanno spesso affidamento su flussi turistici più massicci e costanti.

Impatto sul litorale laziale

Ostia: un’estate difficile

Ad Ostia, la realtà è sembrata ancor più complessa. Secondo le analisi di Confesercenti di Ostia, si è registrato un calo degli incassi del 16%, riflettendo non solo il periodo di caldo intenso, ma anche la mancanza di eventi serali che avrebbero potuto attirare visitatori. Questa scarsità di eventi ha penalizzato ancor di più gli imprenditori del litorale, già messi a dura prova dalle mutate abitudini dei clienti e dall’affollamento altrove.

Prenotazioni in calo

A livello generale, il litorale laziale ha registrato una diminuzione del 6% delle prenotazioni rispetto allo scorso anno. Questo dato è emblematico di una tendenza più ampia che si è manifestata nel settore della ristorazione estiva, influenzando non solo i ristoranti sulla spiaggia, ma anche l’intera filiera che ne beneficia, dalle forniture alimentari alla logistica dei trasporti.

Il commento degli esperti del settore

Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio, ha chiarito come questi dati negativi non colpiscano solo il settore della ristorazione, ma si riversino anche su tutta la catena economica collegata. I cali di fatturato influenzano la materia prima, i servizi di logistica e, soprattutto, creano preoccupazioni per i livelli occupazionali. Con l’estate a metà e anche con la ripresa del turismo, rimane da vedere come la ristorazione potrà ristrutturarsi per fronteggiare questi effetti inaspettati e quali misure potrebbero essere adottate per stimolare una ripresa positiva.

Ultimo aggiornamento il 14 Agosto 2024 da Donatella Ercolano

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