L’annuncio della prima giornata regionale del turismo fluviale in Veneto segna un’importante opportunità per valorizzare ciò che i corsi d’acqua e le comunità rivierasche possono offrire. Questa giornata, fissata per il 13 aprile, ha come obiettivo non solo la promozione di una forma di turismo sostenibile, ma anche la riscoperta di tradizioni locali e prodotti tipici. Con un’ampia rete di quasi 500 km di vie navigabili, che abbracciano città d’arte e borghi storici, il Veneto punta a posizionarsi come un punto di riferimento per il turismo fluviale.
Un settore in crescita e valore per la comunità
In un contesto dove il turismo sta evolvendo verso esperienze più lente e autentiche, il settore del turismo fluviale sta vivendo una fase di espansione. Federico Caner, assessore al Turismo della Regione del Veneto, ha sottolineato come questo comparto coinvolga una serie di attori, dalle compagnie di navigazione ai gestori di strutture ricettive e alle attività culturali. La giornata del 13 aprile 2025 non è solo un evento, ma un’iniziativa che riunisce ben 16 attività distribuite su 10 assi fluviali in sette province, invitando i visitatori a esplorare canali, fiumi e lagune.
Questa iniziativa è stata istituita dalla legge regionale n. 5 del 2024, che si propone di “riconoscere, valorizzare e promuovere il turismo fluviale” e di supportare le comunità lungo i corsi d’acqua. La Regione ha intenzione di integrare turismo, cultura e tutela ambientale, mostrando come sia possibile sviluppare un modello che rispetti le risorse naturali senza compromettere le tradizioni locali.
Eventi e attività in programma
Il 13 aprile non sarà solo una celebrazione, ma una vera esperienza di apprendimento e incontro. Attraverso escursioni in battello, i partecipanti potranno immergersi nella bellezza dei fiumi veneti, selezionando percorsi a un ritmo lento per godere appieno della navigazione fluviale. Sorprese non mancheranno, con percorsi cicloturistici che si snodano lungo gli argini, offrendo agli avventurieri la possibilità di scoprire angoli nascosti e suggestivi.
Laura Cestari, consigliera regionale, ha enfatizzato l’importanza di questo evento per il rilancio del turismo sostenibile e per il supporto delle comunità rivierasche. Proposte come gite in bici, canoa o Dragonboat permetteranno di esplorare l’acqua da angolazioni nuove e coinvolgenti. Inoltre, esperti del settore saranno presenti per sottolineare il ruolo cruciale del turismo fluviale nella valorizzazione del territorio e nella cura dell’ambiente naturale.
Investimenti e infrastrutture: un passo verso il futuro
Per garantire il successo del turismo fluviale, sono previsti significativi investimenti in infrastrutture. A fine 2024, il governo regionale ha destinato complessivamente 455mila euro per interventi mirati. Questi includono la manutenzione e l’aggiornamento di pontili e accessi, cruciali per accogliere i turisti nei migliori dei modi. Progetti come il miglioramento del Pontile Molino Pizzon e del Pontile Santa Maria in Punta a Fratta Polesine sono esempi concreti di come la Regione stia lavorando per rendere il turismo fluviale accessibile e sicuro.
Caner ha messo in evidenza come questi sforzi siano frutto di una sinergia tra istituzioni e associazioni locali, mirata a promuovere non solo il turismo, ma anche il benessere delle comunità. La visione è chiara: investire nel turismo fluviale significa anche investire nel futuro delle persone e delle tradizioni locali.
Un’opportunità concreta per le comunità rivierasche
La legge regionale che ha istituito la giornata del turismo fluviale rappresenta un’importante base per azioni future. L’iniziativa è vista come un “punto di partenza” per sviluppare opere legate al settore, con finanziamenti destinati alla riqualificazione di infrastrutture come pontili e passerelle. Cestari ha espresso la sua determinazione affinché la giornata del 13 aprile diventi un appuntamento annuale che si arricchisce sempre più di opportunità per le comunità rivierasche.
Promuovere il turismo fluviale non significa solo attrarre visitatori, ma anche valorizzare le produzioni locali. Durante gli eventi, ci saranno degustazioni di prodotti tipici, offrendo così ai partecipanti la possibilità di riscoprire le eccellenze enogastronomiche del territorio. L’idea è chiara: creare un legame diretto tra il visitatore e il patrimonio culturale e culinario del Veneto.
In un’epoca dove il turismo richiede innovazione e sostenibilità, il Veneto si prepara a mettere in mostra il suo potenziale attraverso l’acqua. Saranno le prossime settimane e gli eventi programmati a dimostrare come il turismo fluviale possa diventare un elemento chiave per lo sviluppo economico e sociale di queste aree.