Turismo in calo a Piacenza: oltre 11 mila visitatori in meno nel 2024

Turismo in calo a Piacenza: oltre 11 mila visitatori in meno nel 2024

Il turismo piacentino ha subito un calo del 4% nel 2024, con oltre 11.000 visitatori in meno e una flessione significativa per le strutture alberghiere, mentre il settore extra-alberghiero mostra segni di crescita.
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Turismo in calo a Piacenza: oltre 11 mila visitatori in meno nel 2024 - Gaeta.it

Il turismo piacentino ha registrato un significativo calo di visitatori nel 2024, perdendo più di 11 mila turisti rispetto all’anno scorso. Questo decremento del 4% ha avuto un impatto notevole sulle strutture ricettive locali, caratterizzando un anno complesso per l’industria del turismo nella provincia. I dati rivelano non solo una diminuzione degli arrivi, ma anche un diradamento delle presenze nelle strutture ricettive, contribuendo a un scenario di ripresa difficile.

I dati del turismo piacentino nel 2024

Secondo il report elaborato dall’ufficio statistico della Provincia di Piacenza, gli arrivi nelle strutture alberghiere sono scesi da 201.463 nel 2023 a 184.700 nel 2024, registrando un abbassamento dell’8,3%. Al contrario, gli alloggi extra alberghieri, come bed and breakfast e case vacanze, hanno visto un incremento: da 75.333 si è passati a 80.560, con un aumento del 6,9%. Nonostante ciò, anche il numero complessivo di pernottamenti ha subito una flessione, passando da 603.235 a 569.732, con una permanenza media che scende da 2,18 a 2,15 notti.

Queste statistiche evidenziano una contrazione che, purtroppo, era prevista a causa del rallentamento visto nel secondo semestre del 2023. In particolare, l’analisi mette in luce le difficoltà che il nostro territorio sta affrontando, specialmente in un contesto macroeconomico non favorevole.

La situazione dell’industria alberghiera

Nella disamina più approfondita, il report indica che negli esercizi alberghieri ci sono stati 184.700 arrivi registrati e 334.661 presenze. Questo rappresenta un calo di 16.000 arrivi rispetto al 2023 e un decremento di 33.000 pernottamenti . Sull’altro lato, gli esercizi extra-alberghieri continuano a crescere, mostrando segni positivi a livello di arrivi ma meno di presenze. In termini di provenienza, i turisti italiani hanno diminuito del 3,9% in arrivi e del 5,4% in pernottamenti, mentre i turisti stranieri hanno registrato un calo rispettivamente del 4,8% e del 5,9%.

La situazione, alla luce di questi dati, mette in evidenza come il settore alberghiero sia stato il più colpito dalla flessione. Le strutture ricettive convenzionali, infatti, hanno risentito maggiormente della situazione turistica complessiva, portando a una condizione difficile da invertire.

I visitatori stranieri e nazionali

L’analisi ha rivelato come la contrazione dei visitatori del 2024 abbia azzerato i guadagni rispetto ai livelli pre-pandemia. I dati sono agghiaccianti: il turismo nazionale ha avuto una diminuzione del 7,1% e quello alberghiero ha visto una caduta addirittura del 12,4%. Contrariamente, il turismo internazionale ha mostrato performance superiori ai livelli del 2019, con un incremento del 10%, segnalando un possibile segnale di ripresa anche per il settore extra-alberghiero, il quale ha visto un aumento del 32,9%.

L’importanza di questa analisi consiste non solo nel definirne i numeri, ma anche nel fornire una prospettiva per il futuro, che richiede interventi strategici per attrarre nuovamente visitatori, in particolare italiani e locali, dato che quest’ultimi hanno registrato flessioni significative.

L’andamento mensile e le sfide del 2024

Osservando l’andamento mensile, emerge che il 2024 ha presentato un trend negativo deciso, a partire da aprile fino a fine anno, con i mesi di agosto e dicembre che hanno subito cali preoccupanti . La diminuzione complessiva nei pernottamenti registrati in sei mesi è stata di circa 25.000 unità . È necessario enfatizzare che, nonostante questa flessione, i dati mensili rispetto al 2019 rimangono generalmente positivi, ad eccezione di alcuni mesi problematici.

Le difficoltà del settore alberghiero nel sopportare la pressione economica sono evidenti, mentre il comparto extra-alberghiero consolida la sua posizione con performance migliori in alcuni periodi dell’anno. Questa diversità nelle performance dei due settori riflette un paesaggio turistico in continua evoluzione, che osserva un recupero in alcuni ambiti e una regressione in altri.

Riflessioni sul futuro del turismo piacentino

Nel complesso, il turismo piacentino ha chiuso il 2024 al di sotto dei massimi storici, mostrando segnali di difficoltà che avevano già iniziato a manifestarsi due anni prima. La situazione rimane critica per le strutture alberghiere e va affrontata con un approccio proattivo per incentivare la ripresa. La contrazione dei flussi turistici appare un fenomeno specifico del Piacentino e del Parmense rispetto al resto della regione, dove i dati sono stati più incoraggianti. Si prospettano sfide importanti per il turismo locale, il cui successo dipenderà da strategie adeguate e da nuove iniziative che possano attrarre visitatori sia nazionali che internazionali.

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