turismo in forte crescita nell’appennino reggiano: +24,5% di presenze turistiche nel 2024 rispetto all’anno precedente

turismo in forte crescita nell’appennino reggiano: +24,5% di presenze turistiche nel 2024 rispetto all’anno precedente

L’Appennino reggiano registra nel 2024 una forte crescita turistica con +24,5% presenze e +10,8% pernottamenti, grazie a una migliore raccolta dati e collaborazione tra operatori e Regione Emilia-Romagna.
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L’Appennino reggiano registra nel 2024 una significativa crescita turistica, con un aumento del 24,5% delle presenze e del 10,8% dei pernottamenti, grazie a una migliore raccolta dati e collaborazione tra operatori e Regione Emilia-Romagna. - Gaeta.it

L’Appennino reggiano segna un notevole incremento nel settore turistico, confermandosi come un’area in ripresa dopo anni segnati da flessioni. La crescita delle presenze e dei pernottamenti dell’ultimo anno è frutto di un monitoraggio più attento e di una collaborazione sistematica tra operatori del settore e la Regione Emilia-Romagna. Un’analisi attenta ai dati mostra come il turismo resti una risorsa cruciale per l’economia locale.

incremento delle presenze turistiche nell’appennino reggiano: i dati ufficiali

Nel 2024, le presenze turistiche nell’area dell’Appennino reggiano sono cresciute in modo significativo. I dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna indicano un aumento del 5,9% nelle presenze turistiche complessive nell’ambito della Destinazione Turistica Emilia, ovvero l’insieme delle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia. In particolare, nei comuni dell’Appennino reggiano, che comprendono molte località vocate all’ospitalità, le presenze sono salite del 24,5% rispetto al 2023. Anche i pernottamenti sono cresciuti, raggiungendo un +10,8% rispetto allo scorso anno.

Questo incremento traduce una ripresa concreta di un settore che ha attraversato periodi difficili, specialmente nella fase post Covid. Il Comune di Ventasso, per esempio, rappresenta una delle realtà che ha beneficiato maggiormente di questa ripresa. La crescita riguarda sia strutture ricettive tradizionali, come alberghi e B&B, che forme di ospitalità minore ma diffuse come gli agriturismi e le case vacanze.

Le cifre confermano dunque un ritorno degli ospiti, con turisti attratti dalle peculiarità naturalistiche, culturali e gastronomiche del territorio montano. La combinazione di un’attenzione rinnovata verso la qualità dei servizi e una comunicazione efficace tra operatori e enti pubblici garantisce oggi un quadro molto più affidabile rispetto al passato.

ruolo degli operatori e della regione nella raccolta dati e nel rilancio turistico

La crescita dei dati sul turismo nell’Appennino reggiano non è solo frutto di un aumento reale dei visitatori ma nasce anche da un cambiamento nell’approccio alla rilevazione delle presenze. Negli anni precedenti, una buona fetta di dati importanti non veniva comunicata alle autorità competenti. Questa mancanza generava statistiche incomplete che non rispecchiavano la realtà della domanda turistica, rendendo più difficile valorizzare il territorio.

Negli ultimi anni, la collaborazione tra gli operatori turistici locali e la Regione Emilia-Romagna si è intensificata. Sono stati messi a punto sistemi più puntuali per raccogliere e segnalare le informazioni riguardanti arrivi e pernottamenti. Questo ha permesso di costruire un dato annuale più preciso e affidabile, utile alla programmazione e alle strategie di sviluppo.

Il sindaco di Ventasso, Enrico Ferretti, da tempo coinvolto in queste attività, sottolinea come l’impegno degli operatori sia stato fondamentale. L’adesione a un sistema di comunicazione costante ha infatti contribuito a superare le carenze degli anni precedenti. Ferretti ricorda che negozi, strutture ricettive, ristoratori e associazioni hanno lavorato insieme per riportare numeri realistici. E sono proprio quei dati che oggi premiano la montagna reggiana con una promozione più solida, soprattutto ai fini del turismo regionale e internazionale.

crescita in alcuni comuni protagonisti e la sfida per il futuro

L’analisi per singolo comune mette in luce differenze significative. Tre località dell’Appennino reggiano, in particolare, mostrano incrementi notabili rispetto al 2019, anno segnato dall’inizio della pandemia. Ventasso ha visto un aumento delle presenze del 14,3%, Castelnovo Monti del 6,5%, mentre Carpineti registra un balzo impressionante, pari al 50,5%.

Questi numeri evidenziano una tendenza positiva, legata a una maggiore attrattività e a una gamma variegata di offerte turistiche. Carpineti, per esempio, ha puntato sulla valorizzazione dei propri eventi culturali e sulla cura del patrimonio ambientale, catturando interesse anche fuori regione. Castelnovo Monti, conosciuto per la gastronomia e il contatto con la natura, conferma il suo posto come meta apprezzata da visitatori locali.

Per il sindaco Ferretti, questi risultati sono una chiamata a rinnovare l’impegno nel rendere l’Appennino sempre più accogliente. Serve una rete forte tra enti locali, operatori e comunità, capace di sostenere il turismo anche negli anni a venire. L’obiettivo è rafforzare non solo il flusso dei visitatori, ma anche la qualità dell’esperienza che il territorio offre.

L’Appennino reggiano, ora che è tornato ad essere riconosciuto nella mappa turistica della regione, ha un’occasione per crescere nel rispetto delle sue tradizioni e della natura. I dati incoraggianti del 2024 rappresentano un punto di partenza per consolidare questo trend e valorizzare le risorse locali.

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