Turismo sottotono a Pasqua sul lago di Como, fra maltempo e problemi di trasporto

Turismo sottotono a Pasqua sul lago di Como, fra maltempo e problemi di trasporto

Le festività pasquali 2025 sul lago di Como segnano un calo delle prenotazioni a causa del maltempo e dei problemi nei trasporti, ma si prevedono miglioramenti con l’arrivo dei turisti americani da maggio.
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Le festività pasquali 2025 sul lago di Como hanno registrato un calo delle prenotazioni a causa del maltempo e delle difficoltà nei trasporti, ma si prevede una ripresa con l’aumento dei turisti da maggio. - Gaeta.it

Le festività pasquali 2025 sul lago di Como si sono chiuse con risultati ben lontani dal pienone degli anni scorsi. Il maltempo e le allerta meteo diffuse nei giorni precedenti hanno inciso pesantemente sulle prenotazioni turistiche, causando un numero significativo di cancellazioni. Questo ha penalizzato strutture diverse, da case vacanza a grandi alberghi, con un impatto percepito soprattutto sul turismo alberghiero.

criticità nei trasporti rischiano di frenare il turismo in arrivo

Un nodo ancora da risolvere riguarda i trasporti e la viabilità nella zona di Como e del lago. Leoni ha puntato l’attenzione sulle gravi difficoltà che si riscontrano sia per chi arriva in auto, con lunghe code, sia per chi si sposta con i mezzi pubblici, dove le attese sono eccessive e il servizio spesso inadeguato. La carenza di corse, la mancanza di alcuni grandi traghetti – presumibilmente in riparazione – e i cantieri aperti lungo la statale Lariana aumentano il disagio.

Durante il weekend di Pasqua, molti turisti hanno atteso anche oltre un’ora per salire sugli autobus, con situazioni di sovraffollamento e persone rimaste a terra. Leoni ha evidenziato come gli aumenti delle corse realizzati finora non bastino a garantire un servizio efficiente. La situazione rischia di peggiorare a partire da giugno, in particolare sulla tratta ferroviaria tra Colico e Lecco, che sarà temporaneamente chiusa per lavori e complica ulteriormente gli spostamenti.

Il presidente degli albergatori ha sottolineato come queste difficoltà potrebbero penalizzare l’appeal del Lago di Como, specie in una stagione che da anni rappresenta un momento cruciale per l’economia turistica della zona. Alle vie di comunicazione dovevano essere dedicate soluzioni concrete per sostenere i flussi in arrivo.

le ripercussioni del maltempo sulle prenotazioni turistiche

Il presidente degli albergatori locali, Luca Leoni, ha illustrato la situazione definendo la Pasqua di quest’anno «sottotono» per la prima volta dal periodo post-Covid. Le condizioni meteorologiche avverse hanno abbassato in modo sensibile le aspettative, che in partenza erano ottimistiche. Leoni ha sottolineato come, rispetto ad altre zone d’Italia e ai laghi vicini, il territorio comasco abbia comunque resistito meglio, ma non senza conseguenze. Le disdette si sono concentrate su tutte le tipologie di strutture ricettive, e le camere disponibili per le prenotazioni dell’ultimo minuto sono rimaste invendute.

Un elemento che ha complicato ulteriormente la situazione è stata la pressione mediatica negativa su alcune aree della Lombardia, con notizie su temporali intensi e addirittura “zona rossa” per le restrizioni. Questo ha scoraggiato ulteriormente i turisti italiani e stranieri. Nonostante la pioggia, molte persone hanno comunque scelto di trascorrere Pasqua e Pasquetta sul lungolago o in città, ma si tratta di presenze giornaliere e non di soggiorni in struttura, che generano maggiori ricavi.

prospettive per la stagione turistica e flussi in crescita da maggio

Secondo le previsioni di Leoni, la situazione dovrebbe migliorare già nei prossimi giorni. A partire dal primo maggio è previsto l’arrivo di numerosi turisti americani, un segmento chiave per il lago di Como. Gli albergatori vedono segnali positivi anche per il ponte del 25 aprile, soprattutto da parte della clientela italiana, con prenotazioni in aumento. In alcune zone del lago, come il centro e il primo bacino, la disponibilità di camere libere è ormai scarsa.

Leoni ha spiegato come l’occupazione degli hotel durante Pasqua si sia aggirata tra l’85 e il 90%, un dato buono ma ancora distante dai livelli di tutto esaurito registrati da tempo. Questo indica una ripresa moderata ma evidente, legata anche a un miglioramento delle condizioni meteo.

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