Turista texana affronta emergenza medica a Napoli e ringrazia il personale dell'Ospedale San Paolo

Turista texana affronta emergenza medica a Napoli e ringrazia il personale dell’Ospedale San Paolo

Una turista americana, colpita da un’emergenza medica durante il suo anniversario a Napoli, elogia l’efficienza e la professionalità del personale dell’Ospedale San Paolo nella sua lettera di ringraziamento.
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Turista texana affronta emergenza medica a Napoli e ringrazia il personale dell'Ospedale San Paolo - Gaeta.it

Un’esperienza inaspettata si è trasformata in una storia di cura e dedizione all’Ospedale San Paolo di Napoli. Una turista americana, giunta in Italia con il marito per festeggiare il loro 46° anniversario di matrimonio, ha dovuto affrontare un’emergenza medica che l’ha portata a scrivere una lettera di ringraziamento al personale sanitario dell’ospedale. La sua storia mette in luce l’efficienza del sistema sanitario locale e la professionalità degli operatori.

L’emergenza e il ricovero

Julia, 71 anni, era entusiasta all’idea di trascorrere un anniversario speciale a Napoli. Tuttavia, il primo giorno di vacanza, ha iniziato a sentirsi male e, dopo un malore improvviso, è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’Ospedale San Paolo. Gli operatori sanitari hanno subito eseguito una serie di esami che hanno rivelato una colecistite acuta. Il team medico ha avviato il trattamento con terapie di idratazione e antibiotici, portando a una rapida remissione dei sintomi, tanto da permettere a Julia di tornare a casa per qualche giorno.

Sfortunatamente, il benessere di Julia è stato di breve durata. Solo tre giorni dopo la dimissione, ha dovuto ricorrere nuovamente all’intervento del pronto soccorso. I medici, allarmati dalla sintomatologia, hanno effettuato vari accertamenti, tra cui prelievi ematochimici ed ecografie, che hanno confermato la presenza di calcoli biliari e infiammazione della colecisti. Vista la gravità della situazione, è stata inviata alla struttura di Chirurgia Generale, diretta da Alberto D’Agostino, per un’analisi più approfondita.

L’intervento chirurgico

Con un quadro clinico complesso, Julia è stata sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza: una colecistectomia laparoscopica. L’operazione è stata eseguita da un team di chirurghi, tra cui Domenico Fico e Alessio Ruggiero, coadiuvati dall’anestesista Maria Lucia Tuccillo e da un’equipe di infermieri guidati da Vincenzo Nota. Nonostante la delicatezza dell’intervento, il decorso post-operatorio è stato regolare. Julia ha ricevuto assistenza costante tramite visite quotidiane e monitoraggi clinici. Tale attenzione ha contribuito a garantire un recupero efficace, permettendo alla paziente di tornare a casa in tempi brevi.

Ciro Verdoliva, direttore generale della ASL Napoli 1 Centro, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dal personale dell’ospedale, evidenziando come la professionalità consentisse di affrontare situazioni mediche complesse con grande competenza. La situazione di Julia è diventata emblema delle risorse messe a disposizione dal sistema sanitario locale, sempre pronto a rispondere alle esigenze di chi si trova a Napoli, sia residente che visitatore.

La lettera di ringraziamento

La storia di Julia non si conclude con la dimissione. La paziente ha voluto esprimere il suo ringraziamento ai medici e all’equipe infermieristica attraverso una lettera, elogiando il supporto e la professionalità ricevuta. Nella missiva, Julia ha raccontato la sua esperienza, sottolineando come, durante un periodo di grande vulnerabilità, il personale dell’ospedale fosse non solo eccezionale nei trattamenti medici, ma anche estremamente umano e disponibile.

Julia ha elencato le sue impressioni riguardo all’assistenza ricevuta, i brevi tempi di attesa al pronto soccorso, l’eccellente pulizia delle stanze e l’attenzione del personale infermieristico. Ha raccontato di come gli operatori, anche quelli con poca conoscenza della lingua inglese, abbiano fatto uso di strumenti come Google Translate per comunicare efficacemente con lei, creando un ambiente di cura e supporto.

Le parole di Julia, che sparse grazie alla lettera hanno potuto toccare i cuori di chi ha contribuito alla sua guarigione, riflettono l’importanza di un servizio sanitario che abbraccia anche l’aspetto emotivo e relazionale del paziente. La volontà di tornare a Napoli in futuro, per rivivere la bellezza di una città e gustarne le prelibatezze, segna un segno positivo per una storia che, in un inizio difficile, ha trovato un finale ricco di gratitudine.

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