Il Premio Ischitella-Pietro Giannone, istituito nel 2004, ha come obiettivo la valorizzazione della poesia dialettale italiana. Dal suo inizio, il premio ha visto una varietà di artisti che hanno celebrato le loro radici linguistiche attraverso le rispettive opere. Ogni anno, sono stati premiati autori in diverse lingue e dialetti del paese, offrendo una panoramica unica sulla ricchezza culturale dell’Italia. In questo articolo, esploriamo tutti i vincitori dal 2004 fino al 2024, analizzando le opere più significative e i dialetti utilizzati.
2004-2010: le origini del premio
2004: il debutto di Giovanni Nadiani
La prima edizione, tenutasi nel 2004, ha visto il riconoscimento di Giovanni Nadiani, il cui lavoro “Eternit” ha aperto la strada al premio. Al secondo posto si è classificato Remigio Bertolino, seguito da due autori ex-aequo, Franco Pinto e Ettore Baraldi, entrambi esponenti di dialetti regionali. I finalisti quell’anno, tra cui Fabio Franzin e Mario Mastrangelo, hanno contribuito a posizionare il premio come un’importante vetrina per la poesia dialettale.
2005: la vittoria di Giancarla Pinaffo
Nel 2005, Giancarla Pinaffo ha trionfato con “Dzouri el perax, nìvoulax“, una raccolta in francoprovenzale. Franco Fresi si è piazzato al secondo posto con un’opera in sardo-gallurese, mentre Fabio Franzin e Francesco Gabellini hanno condiviso il terzo posto. Questo anno ha rappresentato un’evoluzione nella rappresentanza dei dialetti, dimostrando la loro vitalità e il loro valore culturale.
2006-2010: il rafforzamento dell’identità linguistica
La terza edizione ha visto il catanese Renato Pennisi trionfare con “Menzi storii“. Il premio ha continuato a mettere in risalto opere in dialetti come il lucano di Rocco Brindisi e il bergamasco di Maurizio Noris nel 2008. A partire dal 2009, la competizione ha preso piede, con nomi come Benito Galilea e Nelvia Di Monte che hanno messo in luce la varietà e la profondità della poesia dialettale.
2011-2015: una celebrazione della diversità linguistica
2011 e 2012: protagonisti regionali
Roberto Pagan ha vinto nel 2011 con “Àlighe“, in triestino, mentre nel 2012 Marcello Marciani ha conquistato il premio con “Rasulanne” in dialetto abruzzese. Questi anni hanno evidenziato la diversità linguistica e le tradizioni locali, sottolineando l’importanza della poesia come forma di espressione culturale.
2013-2015: l’emergere di nuove voci
Il vincitore dei successivi anni è stato Giovanni Benaglio con “Saorìo l’è ’l silensio” nel 2013, seguito da Giuseppe Samperi nel 2014. Paolo Gagliardi ha trionfato nel 2015 con “Fent, caval e re“. Queste opere hanno non solo celebrato le tradizioni locali, ma hanno anche arricchito il panorama culturale italiano con le loro narrazioni uniche.
2016-2024: un premio in continua evoluzione
2016-2019: un’espansione dei dialetti
Dal 2016 al 2019, il premio ha visto una continua crescita di partecipazione e riconoscimenti. Nadia Mogini ha vinto nel 2016 con “Íssne“, mentre nel 2018 Ivan Crico ha trionfato con una raccolta in un dialetto veneto arcaico. Questi anni hanno messo in evidenza la capacità del premio di adattarsi e includere nuovi impulsi e influenze culturali nei diversi dialetti.
2020-2024: il premio oggi
Negli anni più recenti, i vincitori hanno continuato a elevare l’arte poetica nelle loro lingue regionali. Nel 2020 Anna Elisa De Gregorio è stata riconosciuta per “Na giungla de cartò“, mentre nel 2024 Maurizio Casagrande ha trionfato con “Co ‘na piena de ’una“. La selezione di opere ha dimostrato come il Premio Ischitella-Pietro Giannone rimanga un punto di riferimento importante nella promozione della poesia dialettale italiana, unendo autori provenienti da diverse regioni e tradizioni linguistiche.
Le pubblicazioni vincitrici e il loro impatto
Le opere vincitrici del premio sono state pubblicate da Edizioni Cofine, contribuendo a preservare e diffondere le voci poetiche delle diverse culture dialettali. La pubblicazione ha facilitato l’accesso a testi poetici che altrimenti sarebbero rimasti nell’ombra, promuovendo una maggiore consapevolezza delle lingue minoritarie e del loro valore intrinseco.
L’eredità del Premio Ischitella-Pietro Giannone continua a crescere, con video e registrazioni disponibili anche su piattaforme digitali, consentendo una fruizione più ampia della poesia dialettale. Attraverso i suoi vincitori, il premio non soltanto celebra la varietà linguistica italiana, ma contribuisce a costruire un patrimonio culturale che valorizza le radici e le identità locali nel panorama contemporaneo.