Udienza rinviata per caporalato: Danilo Camilli al centro dell’inchiesta

Udienza Rinviata Per Caporalato: Danilo Camilli Al Centro Dell'Inchiesta Udienza Rinviata Per Caporalato: Danilo Camilli Al Centro Dell'Inchiesta
Udienza rinviata per caporalato: Danilo Camilli al centro dell'inchiesta - Gaeta.it

Nell'ambito di un'inchiesta sulla pratica del caporalato, l'imprenditore agricolo Danilo Camilli si trova sotto accusa per lo sfruttamento di 140 braccianti agricoli stranieri nel periodo compreso tra il 2017 e il 2022. L'udienza davanti al gup Savina Poli, inizialmente prevista per ieri, è stata rimandata a gennaio 2025 per motivi procedurale.

Le accuse e le indagini della Procura

La Procura, a ottobre 2023, ha concluso le indagini, chiedendo il rinvio a giudizio di Camilli. L'indagine è stata coordinata dal pm Michele Adragna e condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del capoluogo. Le accuse di sfruttamento e minacce di licenziamento nei confronti dei lavoratori stranieri sono al centro dell'attenzione.

Azioni legali e contromosse dell'imputato

Nel frattempo, l'imputato, difeso dall'avvocato Giuliano Migliorati, ha avviato una mediazione con il sindacato Uil per regolarizzare le posizioni di circa 200 dipendenti coinvolti. Recentemente, ha anche ottenuto la revoca dell'amministrazione controllata dell'azienda di famiglia a Castel d'Asso. Nel corso della vicenda, nel novembre 2022, erano stati confiscati preventivamente 540 mila euro.

Segui gli sviluppi sull'edizione digitale del Corriere di Viterbo

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sulla vicenda, puoi consultare l'edizione digitale del Corriere di Viterbo del 27 giugno. Resta aggiornato sui prossimi sviluppi riguardanti l'udienza rinviata e le azioni legali intraprese riguardo all'accusa di caporalato nei confronti di Danilo Camilli.

Approfondimenti

    1. Danilo Camilli: Danilo Camilli è un imprenditore agricolo coinvolto in un'inchiesta per sfruttamento di 140 braccianti agricoli stranieri nel periodo 2017-2022. L'accusa di caporalato e di minacce di licenziamento nei confronti dei lavoratori ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti. Camilli ha intrapreso azioni legali, quali la mediazione con il sindacato Uil per regolarizzare le posizioni dei dipendenti coinvolti. Inoltre, ha ottenuto la revoca dell'amministrazione controllata dell'azienda di famiglia a Castel d'Asso. La vicenda ha provocato la confisca preventiva di 540 mila euro. 2. Savina Poli: Savina Poli è il giudice che avrebbe dovuto presiedere l'udienza di Danilo Camilli ma che è stata rimandata a gennaio 2025 per questioni procedurali. 3. Michele Adragna: Michele Adragna è il magistrato pubblico che ha coordinato le indagini contro Danilo Camilli, chiedendo il rinvio a giudizio. Le accuse riguardano lo sfruttamento e le minacce di licenziamento nei confronti dei lavoratori stranieri. 4. Giuliano Migliorati: Giuliano Migliorati è l'avvocato che difende Danilo Camilli nell'ambito dell'inchiesta sul caporalato. 5. Caporalato: Il caporalato è un fenomeno illegale che consiste nell'intermediazione illecita e nello sfruttamento della manodopera agricola, spesso di origine straniera. È una pratica che viola i diritti dei lavoratori e che viene perseguita penalmente. 6. Corriere di Viterbo: Il Corriere di Viterbo è un giornale locale che sta seguendo da vicino lo sviluppo dell'inchiesta sul caporalato che coinvolge Danilo Camilli. La sua edizione digitale fornisce aggiornamenti costanti sulla vicenda.
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