Udine celebra l’80° anniversario del 25 aprile con un appello contro i rigurgiti fascisti e nazionalisti in europa

Udine celebra l’80° anniversario del 25 aprile con un appello contro i rigurgiti fascisti e nazionalisti in europa

L’80° anniversario del 25 aprile a Udine ha ricordato la resistenza friulana, denunciato il ritorno di fascismo in Italia e Europa, e rilanciato l’appello di De Toni per un’Europa federale unita.
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A Udine, l’80° anniversario del 25 aprile è stato celebrato con un appello del sindaco De Toni alla memoria della Resistenza e alla lotta contro il ritorno del fascismo, sottolineando l’importanza di un’Europa unita. La manifestazione ha incluso il sostegno alla resistenza palestinese, evidenziando le sfide attuali per la libertà e la democrazia. - Gaeta.it

L’80° anniversario della liberazione del 25 aprile è stato commemorato con una grande partecipazione in piazza libertà a Udine, città che porta sulla sua storia la medaglia d’oro al valor militare per la lotta di liberazione. Il sindaco Alberto Felice De Toni ha affidato il suo discorso a un richiamo alla memoria storica e a un monito contro le nuove forme di fascismo e nazionalismo che stanno tornando a minacciare la democrazia in Italia e in Europa. La manifestazione ha visto anche la presenza di attivisti con messaggi legati alla resistenza palestinese.

Il discorso del sindaco de toni e il ricordo di papa francesco

Prima del discorso ufficiale, il sindaco di Udine ha chiesto un momento di silenzio per ricordare papa francesco, gesto accolto con rispetto da quanti erano in piazza libertà. Le parole di De Toni hanno ripercorso con attenzione le pagine della resistenza che hanno segnato il friuli, una regione che ha pagato un prezzo alto nella lotta per la libertà. Ha sottolineato il valore collettivo di quel coraggio, ricordando che quelle conquiste non possono essere cancellate da chi prova a risvegliare ideologie vecchie e pericolose.

De Toni ha quindi spostato lo sguardo sul presente, segnalando come oggi ci siano ancora minacce reali ai diritti e alle libertà conquistate. Ha denunciato un ritorno di idee e simboli fascisti e nazisti, sottolineando che non si trovano soltanto ai margini della società, ma sono presenti anche all’interno di parlamenti e istituzioni, sia nazionali sia europee. Il suo richiamo è stato quello di non abbassare mai la guardia contro queste contaminazioni violente contro la convivenza democratica.

Il monito sull’europa e l’appello a un’unità federale

Durante il suo intervento, il primo cittadino di Udine ha rivolto parole nette anche all’Europa, richiamando i cittadini e i governi a difendere l’unità e la stabilità del continente. Ha detto che l’UE si trova oggi a fronteggiare un attacco a tenaglia, inteso come una pressione politica che tende a indebolirla e frantumarne le fondamenta. Secondo De Toni, proteggere ciò che è stato faticosamente conquistato con la resistenza passa anche attraverso un’azione comune solida e strutturata.

L’idea di una Europa federale è stata proposto come la strada da seguire per mettere al sicuro la democrazia e i diritti fondamentali, evidenziando che solo con un’unione più forte si potrà contrastare efficacemente ogni minaccia nazionalista o autoritaria. Il sindaco ha voluto così allargare lo sguardo, da quello locale friulano a quella dimensione più ampia europea, segnalando che le sfide si affrontano insieme, soprattutto in tempi difficili.

La partecipazione del comitato per la palestina e le tensioni internazionali in piazza libertà

La manifestazione ha visto anche la presenza del comitato per la palestina di Udine, presente con striscioni di sostegno alla resistenza palestinese. I partecipanti hanno voluto portare l’attenzione su un conflitto globale che richiama temi di libertà e autodeterminazione simili a quelli celebrati il 25 aprile. Questo intervento ha aggiunto una dimensione internazionale alla celebrazione, mostrando come la lotta contro le oppressioni resti un tema vivo e presente anche oltre i confini italiani.

Il juxtaporsi di questi messaggi ha sottolineato alcune contraddizioni e tensioni attuali, che vedono lotte per diritti e autonomie replicarsi in diverse aree del mondo. Udine ha ospitato così uno spazio aperto dove, accanto al ricordo delle battaglie passate, si è ribadita la necessità di attenzione e impegno per le cause che restano aperte oggi. La commemorazione del 25 aprile si è confermata un momento per riflettere sul passato ma anche per misurare le sfide del presente.

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