UE rammenta a Francia e Italia: norme sulle discariche da correggere entro due mesi

UE rammenta a Francia e Italia: norme sulle discariche da correggere entro due mesi

La Commissione Europea avvia un’infrazione contro Francia e Italia per inadeguata attuazione della direttiva sulla gestione delle discariche, sollevando preoccupazioni su salute e ambiente.
UE rammenta a Francia e Italia UE rammenta a Francia e Italia
UE rammenta a Francia e Italia: norme sulle discariche da correggere entro due mesi - Gaeta.it

La Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti di Francia e Italia, accusate di non aver implementato in modo efficace la direttiva riguardante la gestione delle discariche. Questa norma europea stabilisce requisiti essenziali per evitare effetti nocivi sulla salute umana e sull’ambiente, compresi acqua, suolo e aria. Gli Stati membri sono tenuti ad adottare misure specifiche per garantire che solo i rifiuti adeguatamente trattati possano essere destinati alle discariche.

direttiva europea sulle discariche: requisiti e obiettivi

La direttiva in questione si propone obiettivi ambiziosi nella riduzione dei rifiuti destinati alle discariche. Il target è chiaro: ridurre il conferimento dei rifiuti urbani al 10% entro il 2035. In aggiunta, dal 2030 sarà vietato conferire in discarica quei materiali idonei al riciclaggio o al recupero. Queste misure mirano a incentivare un’economia circolare, limitando l’impatto ambientale dei rifiuti e promuovendo pratiche più sostenibili nei vari Stati membri.

La direttiva stabilisce anche regole specifiche su come calcolare i progressi nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione del conferimento in discarica. È fondamentale per la riuscita di tali misure che tutti i paesi membri apportino le modifiche necessarie alle loro normative nazionali e locali.

le carenze italiane nella gestione dei rifiuti

L’Italia è stata richiamata per diverse carenze specifiche. In primo luogo, il governo italiano non ha correttamente stabilito che i rifiuti destinati all’incenerimento debbano essere considerati come conferiti in discarica. Inoltre, non sono state definite in modo adeguato le tipologie di rifiuti da destinare alle discariche per rifiuti pericolosi, e mancano le specifiche riguardanti lo stoccaggio temporaneo del mercurio.

Queste mancanze sollevano preoccupazioni addizionali anche in merito alle normative sul monitoraggio dei gas e sul campionamento delle acque sotterranee nelle discariche stesse. Questi aspetti risultano fondamentali per garantire la sicurezza ambientale e la salute pubblica, rendendo necessario un intervento urgente da parte delle autorità italiane.

la situazione in francia: anomalia nelle regolazioni

Per ciò che concerne la Francia, anche qui ci sono aree di mancata conformità. Il paese non ha recepito in modo corretto le norme riguardanti il calcolo degli obiettivi di riduzione dei rifiuti urbani conferiti in discarica. Questa mancanza di implementazione mette in difficoltà il governo francese nel raggiungere i target stabiliti dalla direttiva e pone in evidenza la necessità di un ripensamento delle strategie di gestione dei rifiuti a livello nazionale.

La Commissione Europea ha dato un termine di due mesi sia a Parigi che a Roma per fornire una risposta e attuare le necessarie correzioni. In assenza di una risposta adeguata, la Commissione potrà emettere un parere motivato, che rappresenta il secondo stadio della procedura d’infrazione. Questo strumento è utilizzato per garantire che i paesi membri rispettino le leggi e le normative europee, proteggendo così l’ambiente e la salute dei cittadini.

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