Ugo Rondinone porta alla Gam di Milano una forte testimonianza con 'Terrone': un'ode alla terra

Ugo Rondinone porta alla Gam di Milano una forte testimonianza con ‘Terrone’: un’ode alla terra

La mostra “Terrone” di Ugo Rondinone alla Galleria d’Arte Moderna di Milano esplora l’identità e le radici culturali, rivalutando il termine dispregiativo come simbolo di orgoglio e appartenenza.
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Ugo Rondinone porta alla Gam di Milano una forte testimonianza con 'Terrone': un'ode alla terra - Gaeta.it

La mostra ‘Terrone‘ segna il debutto milanese dell’artista Ugo Rondinone presso la Galleria d’Arte Moderna . Quest’esposizione è un’importante riflessione sull’identità e le radici, partendo dalla parola ‘terrone‘, reinterpretata non come un’insulto, ma come un simbolo di amore e appartenenza alla terra. Nato in Svizzera da genitori italiani e ora residente a New York, Rondinone prova a catturare l’essenza della sua storia e delle sue origini attraverso stanze di arte coinvolgente. Si può notare un evidente desiderio di rivalutare termini storicamente usati in contesto dispregiativo.

Il legame di Rondinone con la terra

Rondinone attinge alla sua infanzia per dar vita a questa mostra. La sua interazione con la storica opera ‘Il Quarto Stato‘ di Pellizza da Volpedo, conservata presso la Gam, ha avuto un ruolo centrale nel suo processo creativo. La curatrice Caroline Corbetta racconta come, durante il primo sopralluogo, Rondinone abbia provato una forte emozione: “Ha avuto una sorta di epifania, poiché quella riproduzione era appesa in cucina mentre cresceva.” La figura paterna, emigrato in Svizzera, gli faceva spesso notare l’affinità tra la loro vita e quella rappresentata nel dipinto. Questo momento è stato il trampolino di lancio per il progetto ‘The Alphabet of My Mothers and Fathers‘, in cui sono esposti strumenti agricoli d’epoca recuperati dai mercatini locali e trasformati in opere d’arte dorate.

La narrazione attraverso l’arte

L’artista mette in risalto il concetto di appartenenza e dignità attraverso il recupero di utensili che, secondo Rondinone, permettono di esprimere il duro lavoro dei suoi antenati. “Negli anni Venti del Novecento, l’80% degli agricoltori a Long Island erano immigrati italiani,” spiega Rondinone. La scoperta di strumenti che aveva visto a casa dei nonni a Matera ha suscitato in lui una profonda nostalgia e un legame con le proprie origini. Il processo di doratura ha quindi un significato simbolico: onorare il duro lavoro dei propri antenati, restituendo dignità a quegli oggetti prima considerati ordinari.

Sculture monumentali e l’importanza del legame con la terra

L’allestimento non si ferma agli utensili. Rondinone presenta anche sculture imponenti di ulivi, realizzate attraverso calchi in alluminio degli ulivi secolari presenti nel suo uliveto in Basilicata, la sua terra d’origine. Questi elementi rappresentano non solo il passato familiare, ma anche un simbolo di resistenza e continuità. Inoltre, le sculture di giovani nudi, realizzate con terra proveniente da tutti i continenti mescolata alla cera, pongono l’accento sull’universalità della connessione con la natura e il corpo umano.

Una rivendicazione culturale

Rondinone non si limita a descrivere il proprio legame con la terra. Affronta anche temi di appartenenza e identità attraverso il titolo provocatorio della mostra. ‘Terrone‘, storicamente adoperato come termine dispregiativo, viene riproposto dall’artista come un marchio di orgoglio e rivendicazione. “Vogliamo riprenderci la parola ‘terrone’, invertirne il significato – afferma Rondinone con decisione – e restituirle il valore originario, quello di rappresentare chi lavora e ama la terra.” La mostra, quindi, diventa un’occasione per rivalutare questo termine e dare nuova vita a storie e tradizioni che si intrecciano con l’esperienza dell’emigrazione.

La mostra ‘Terrone‘ alla Gam di Milano si pone quindi come un’importante occasione di riflessione, non solo sull’identità e le radici culturali, ma anche sul potere trasformativo dell’arte nel recupero di elementi storicamente marginalizzati. Attraverso l’arte, Rondinone invita il pubblico a riscoprire il valore della terra e delle proprie origini.

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