Ultima occasione per visitare la mostra di Federico Barocci a Palazzo Ducale di Urbino

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Ultima occasione per visitare la mostra di Federico Barocci a Palazzo Ducale di Urbino | Gaeta.it

In un contesto culturale ricco e vibrante, la Galleria Nazionale delle Marche di Palazzo Ducale a Urbino si appresta a chiudere i battenti all'importante mostra dedicata a Federico Barocci, intitolata 'L'emozione della pittura moderna'. Fino al 6 ottobre, i visitatori hanno l'opportunità di ammirare un'eccezionale selezione di opere provenienti da prestigiosi musei internazionali, contribuendo a creare un evento di particolare importanza nel panorama artistico contemporaneo. La mostra ha già registrato un alto numero di visitatori, testimoniando l'interesse per l'eredità artistica di Barocci, che è considerato una figura fondamentale nel collegamento tra il Rinascimento e il Barocco.

La mostra e le opere esposte

Opere di valore in prestito

L'esposizione, inaugurata il 18 giugno 2023, ha portato in luce ben 76 opere di Federico Barocci, molte delle quali sono state gentilmente fornite da alcuni tra i più celebri musei mondiali, come il Met di New York, il Louvre di Parigi, il Prado di Madrid e gli Uffizi di Firenze. Questi prestiti non solo valorizzano il percorso espositivo, ma arricchiscono l'esperienza dei visitatori, che possono così apprezzare il talento di un artista che ha saputo esprimere emozioni profonde attraverso la sua pittura.

Un viaggio attraverso la carriera di Barocci

La mostra è stata curata da un team di esperti, tra cui Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche, e Anna Maria Ambrosini Massari, docente di Storia dell'Arte Moderna all'Università di Urbino. La selezione delle opere rappresenta un'importante retrospettiva a distanza di cinquant'anni dalla precedente grande mostra tenutasi al Museo Civico di Bologna, curata dal rinomato storico dell'arte Andrea Emiliani. L’esposizione si snoda attraverso il Palazzo Ducale, partendo dal piano terra con opere provenienti da altre istituzioni, per proseguire al primo e secondo piano con i dipinti della collezione permanente della Galleria.

La figura di Federico Barocci

Un grande maestro di Urbino

Federico Barocci, nato nel 1535 e scomparso nel 1612, è spesso considerato l'erede di Raffaello. La sua carriera è strettamente legata a Urbino, dove ha trascorso gran parte della sua vita, con l'eccezione di un breve periodo a Roma. La sua arte si caratterizza per l'uso innovativo del colore e la capacità di trasmettere emozioni intense, aspetti che hanno reso la sua pittura un ponte ideale tra il Rinascimento e il Barocco.

La visione artistica e il contesto storico

Barocci si distinse per la sua tecnica di sfumatura e dominio della luce, creando opere cariche di espressione e dinamismo. Le sue esperienze personali, come quelle relative a presunti avvelenamenti subiti mentre si trovava a Roma, influenzarono sicuramente la sua produzione e la sua visione del mondo artistico. L'esposizione attuale celebra non solo la genialità dell’artista, ma anche il desiderio di Lionello Venturi, primo direttore della Galleria, di onorare il suo lavoro fin dal 1913.

Eventi collaterali e iniziative

La visita della Società degli Amici del Louvre

La relevanza di questo evento è ulteriormente sottolineata dalla partecipazione della Società degli Amici del Louvre, che porterà un gruppo di appassionati d'arte a visitare la mostra in arrivo da Pesaro. Questa iniziativa sancisce il valore internazionale dell'esposizione e rafforza i legami culturali tra le varie istituzioni artistiche. L'arrivo di un gruppo così significativo rappresenta un momento di scambio cross-culturale che rende l'evento ancora più memorabile.

Performance artistica e mostra di Paolo Volponi

Il 30 settembre chiuderà anche un'altra esposizione importante, 'Paolo Volponi e le Arti', che presenta opere dal '500 al '900 dalla collezione privata dello scrittore e politico urbinate. In aggiunta, il 22 settembre il giardino pensile di Palazzo Ducale ospiterà le performance dell'artista francese Lise Duclaux. Con due spettacoli previsti, il tema della natura verrà esplorato attraverso polifonie vocali italiane del XVII secolo, creando un legame tra arte visiva e performativa.

Questi eventi, unite alla mostra su Barocci, offrono un'esperienza culturale ricca e diversificata, che non solo celebra il passato artistico della regione, ma incoraggia anche un dialogo attivo sul patrimonio culturale contemporaneo.

Ultimo aggiornamento il 21 Settembre 2024 da Sara Gatti

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