Ultima tappa della campagna "come un’onda": Rai Radio1 e Grr contro la violenza sulle donne

Ultima tappa della campagna “come un’onda”: Rai Radio1 e Grr contro la violenza sulle donne

La campagna “come un’onda contro la violenza sulle donne” si conclude a Milano con un evento che coinvolge 400 studenti e relatori di spicco, promuovendo il dibattito sulla violenza di genere.
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Ultima tappa della campagna "come un’onda": Rai Radio1 e Grr contro la violenza sulle donne - Gaeta.it

La campagna nazionale “come un’onda contro la violenza sulle donne”, organizzata da Rai Radio1 e Grr, si avvia verso la sua conclusione dopo un anno di attività sul territorio. Sabato 5 aprile, l’evento conclusivo si svolgerà presso l’Università degli Studi “La Statale” di Milano, e sarà trasmesso integralmente su Rai Radio1. L’incontro rappresenta un’importante opportunità per riflettere sulle tematiche della violenza di genere, coinvolgendo giovani e relatori di spicco in un dibattito aperto e partecipativo.

Il programma della giornata conclusiva

La giornata di sabato avrà inizio alle 11.45 con la prima parte dell’evento in diretta su Rai Radio1, seguita dalla seconda parte alle 14.35. Durante la trasmissione si alterneranno vari interventi, tra cui il notiziario GR e la rubrica Europa. Gli ospiti di rilievo includeranno Elena Paba, inviata Rai e ideatrice della campagna, che modererà la giornata insieme a Massimo Cecchini. Con loro, saranno presenti la Rettrice dell’Università degli Studi di Milano, Marina Brambilla, e il direttore di Rai Radio1 e Grr, Francesco Pionati. Questo incontro avrà il notevole compito di riassumere e riflettere su un percorso ricco di confronti e approfondimenti.

La partecipazione dei giovani

Circa 400 studenti parteciperanno all’evento di Milano in presenza, accompagnati da altri 1000 ragazzi collegati in remoto da quattro regioni italiane. La presenza di un ampio pubblico giovanile dimostra l’interesse crescente verso tematiche rilevanti come la violenza di genere. Tra gli interventi ci saranno anche personalità di caratura internazionale come Gino Cecchettin e rappresentanti della Fondazione Giulia Cecchettin, i quali porteranno il loro contributo sul tema dell’educazione e della consapevolezza.

Un momento toccante avverrà quando Cecchettin riceverà un ritratto di Giulia, realizzato da un detenuto del carcere di Opera. A rendere l’atmosfera più leggera, Laura Formenti, stand-up comedian e attrice, porterà sul palco un linguaggio ironico ma ricco di significato, in grado di affrontare stereotipi e violenza in modo incisivo.

Il viaggio della campagna attraverso l’Italia

La campagna contro la violenza sulle donne è cominciata il 9 novembre 2023, toccando vari punti cruciali del paese, tra cui università, scuole, piazze, e altri luoghi di aggregazione sociale. Durante questo lungo percorso, sono stati coinvolti anche i centri antiviolenza attivi sul territorio, che da anni supportano le donne vittime di violenza. Questo aspetto ha rappresentato uno dei pilastri dell’initiativa, volta a far emergere problematiche poco trattate e a mettere in luce le buone pratiche necessarie per affrontare il tema della violenza di genere.

Particolarmente significativi sono stati gli interventi che hanno puntato i riflettori sulla condizione dei figli, spesso invisibili e ignari spettatori di dinamiche violente. Inoltre, è stato discusso l’importante legame tra indipendenza economica delle donne e riduzione della violenza. Gli studenti, in particolare, hanno avuto l’opportunità di partecipare attivamente ai dibattiti, contribuendo con domande e spunti di riflessione, non solo da uditori ma come protagonisti di una discussione fondamentale per il futuro della società.

Un’iniziativa che coinvolge tutta la società

L’importanza della campagna ha trovato riscontro anche nel messaggio di sostegno inviato da Papa Francesco, che ha aperto la serie di incontri dedicati alla tematica. Altri momenti di rilievo si sono avuti con la visita del presidente Mattarella, il quale ha espresso grande interesse per l’iniziativa. L’evento conclusivo di Milano non rappresenta soltanto un punto di arrivo, ma anche un nuovo inizio per continuare a discutere e affrontare con determinazione il tema della violenza contro le donne.

In questo contesto, i numeri offrono un quadro significativo: 14 mesi di lavoro, oltre 10.000 ragazzi coinvolti, 20 eventi in 16 città diverse, e la presenza di centinaia di relatori, sia a livello nazionale che internazionale. La campagna “come un’onda” si conclude, ma il messaggio resta, invitando a continuare su questa strada per un futuro libero dalla violenza.

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