Ultime novità dal processo per l'omicidio di Santo Romano: la difesa del minorenne imputato

Ultime novità dal processo per l’omicidio di Santo Romano: la difesa del minorenne imputato

Il minorenne accusato dell’omicidio di Santo Romano si difende sostenendo di aver agito per legittima difesa putativa. L’avvocato Raviele prepara la strategia legale in vista del processo del 29 aprile.
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Ultime novità dal processo per l'omicidio di Santo Romano: la difesa del minorenne imputato - Gaeta.it

Il caso che ha scosso San Sebastiano al Vesuvio continua a far discutere l’opinione pubblica. Il minorenne coinvolto nell’omicidio di Santo Romano, avvenuto nella notte tra il 1 e 2 novembre 2024, è al centro delle dichiarazioni del suo avvocato, Luca Raviele. Con un quadro complesso e dettagliato degli eventi, Raviele ha reso note le posizioni e le motivazioni del suo assistito, in attesa della ripresa del processo il 29 aprile.

Il racconto dell’avvocato sulla notte dell’omicidio

Luca Raviele ha presentato al pubblico la versione del suo assistito, sostenendo che il minorenne ha reagito a un’aggressione. Secondo quanto dichiarato dal legale, il giovane imputato riferisce di aver ricevuto un colpo da un sasso lanciato nella sua direzione, un atto che ha determinato una reazione immediata. Questo racconto implica che non fu il minorenne ad avere iniziato l’alterco, ma che fu piuttosto un’escalation violenta a culminare nell’uso della pistola.

Raviele ha chiarito che dopo essere stato colpito, il giovane è stato avvicinato da Santo Romano e dai suoi amici che lo hanno aggredito fisicamente. Lo scenario delineato dal difensore coinvolge anche l’uso di un coltello, impugnato da uno dei presenti, che ha provocato un elevato stato di paura nel minorenne. Spaventato, il ragazzo ha estratto la sua pistola e ha fatto fuoco, senza nemmeno rendersi conto della gravità della situazione, ossia del fatto di aver colpito mortalmente Santo Romano. Questo, secondo Raviele, costituisce una testimonianza importante a favore della difesa.

Riflessioni sulla legittima difesa putativa

La questione della legittima difesa putativa emerge come un punto cruciale nel dibattito legale che sta accompagnando il processo. L’avvocato ha espresso l’intenzione di valutare se le circostanze verificabili possano giustificare una tale posizione, evidenziando che il giovane agì in un contesto di imminente pericolo. Raviele ha fatto presente che il minorenne vive con problematiche psichiatriche, il che potrebbe ulteriormente complicare la situazione giuridica e sociale dell’imputato.

Occorre considerare che, per la legge italiana, la legittima difesa è una condizione che consente di giustificare l’uso di un’arma in reazione a un’aggressione. Raviele ha sottolineato che, in questo caso particolare, il suo assistito ha semplicemente tentato di proteggere se stesso da una minaccia immediata. Questa interpretazione degli eventi e la particolare situazione psicologica del minorenne sono state evidenziate per cercare di ottenere non solo una riduzione della responsabilità, ma anche una comprensione più profonda delle dinamiche che hanno guidato le azioni di quel fatidico giorno.

Prospettive future per il processo

La prossima udienza, fissata per il 29 aprile, rappresenta un momento cruciale nel procedimento. Raviele annuncia che potrebbe chiedere l’assoluzione o, quantomeno, una revisione della situazione legale del suo assistito sulla base degli elementi emersi. Sarà essenziale esaminare tutte le testimonianze e le prove raccolte per determinare se si possa giungere a una conclusione favorevole per il giovane accusato.

L’attenzione del pubblico e dei media è alta, e in un clima già teso, la difesa si prepara ad affrontare un percorso legale complesso, carico di responsabilità e domande aperte. Con una questione delicata come quella della legittima difesa putativa in gioco, ogni sviluppo sarà scrutato con attenzione, mentre la comunità attende risposte e giustizia per la tragica morte di Santo Romano.

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