Ultimi giorni della mostra dedicata a Giorgio Celiberti: l'arte friulana conquista Bruxelles

Ultimi giorni della mostra dedicata a Giorgio Celiberti: l’arte friulana conquista Bruxelles

Mostra antologica di Giorgio Celiberti a Bruxelles, curata da Marianna Accerboni, celebra l’arte friulana con opere storiche e installazioni multimediali, attirando un pubblico internazionale e promuovendo la cultura del Friuli Venezia Giulia.
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Ultimi giorni della mostra dedicata a Giorgio Celiberti: l'arte friulana conquista Bruxelles - Gaeta.it

L’arte friulana trova spazio in una mostra antologica dedicata a Giorgio Celiberti, un maestro riconosciuto a livello internazionale. Curata da Marianna Accerboni, l’esposizione fa parte del progetto “L’arte del Friuli Venezia Giulia a Bruxelles” ed è allestita presso l’Ufficio di collegamento della Regione FVG a Bruxelles. Questa rassegna, che chiude i battenti oggi, ha suscitato particolare interesse tra i visitatori di diverse nazionalità, offrendo un’occasione unica per conoscere le opere di un artista ancora attivo a novantacinque anni.

Un viaggio attraverso le opere di Giorgio Celiberti

La mostra ha presentato una vasta gamma di opere di Celiberti, dalle pittosculture alle sculture, fino a oggetti di design. Le opere esposte coprono un lungo periodo, dagli anni Cinquanta fino a oggi, e molte di esse non erano mai state presentate a Bruxelles. Questa varietà mette in luce la versatilità del maestro, capace di esprimere la sua creatività attraverso diversi medium. Ogni pezzo racconta una parte della sua storia artistica, riflettendo esperienze di vita e influenze culturali.

Particolarmente toccante è il riferimento al “rosso Celiberti“, un colore che ha un significato profondo nell’opera dell’artista. Questo cromatismo è stato ispirato dalla sua visita al campo di concentramento per bambini di Terezin, in Repubblica Ceca, e rappresenta un’interpretazione visiva delle emozioni e dei significati legati alla memoria. Questo aspetto fa parte del fascino delle opere di Celiberti, che riescono a mescolare arte e narrazione in modo unico.

Un’esperienza multisensoriale di arte e musica

L’avventura artistica dedicata a Celiberti non si è limitata all’esposizione di opere. Il curatore Marianna Accerboni ha creato un’installazione multimediale che ha arricchito ulteriormente l’esperienza del visitatore. Attraverso suoni, luci e proiezioni artistiche, è stata creata una sinergia tra spazio e arte, trasformando l’ambiente circostante in un palcoscenico per la creatività.

Le proiezioni del “rosso Celiberti” hanno illuminato gli edifici e gli spazi aperti della sede della Regione FVG, creando un’atmosfera coinvolgente. A completare l’evento, un concerto ispirato alle opere in mostra è stato eseguito dalla The European Spirit of Youth Orchestra, diretta da Igor Coretti Kuret. La musica ha esaltato il tema dell’esposizione, offrendo un ulteriore strato di profondità e significato alle opere esposte.

L’apprezzamento internazionale: un segnale dal pubblico

La mostra ha attirato un pubblico eterogeneo, con visitatori provenienti da molte parti del mondo, tra cui Belgio, Italia, Persia, Cina e Ungheria. Questo interesse è una dimostrazione di come l’arte possa trascendere le barriere culturali e linguistiche, unendo persone di diverse origini in un’esperienza comune. L’apprezzamento per le opere di Celiberti si è manifestato non solo attraverso la presenza dei visitatori, ma anche nei molti commenti positivi ricevuti.

Gli organizzatori sottolineano come questo evento non solo abbia messo in luce il talento di un grande artista friulano, ma anche come sia stato un veicolo per promuovere la cultura del Friuli Venezia Giulia all’estero. L’influenza dell’arte di Celiberti continua a farsi sentire, ben oltre i confini italiani, e rappresenta un’importante “vetrina” culturale per la regione. In un mondo in cui l’arte ricopre un ruolo sempre più importante nel dialogo interculturale, la mostra rimane un passo significativo verso la promozione e la valorizzazione della creatività locale.

Ultimo aggiornamento il 31 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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