Ultimi passi verso la tutela del patrimonio immateriale del tartufo in Italia: evento finale a Roma

Ultimi passi verso la tutela del patrimonio immateriale del tartufo in Italia: evento finale a Roma

Il progetto “Trasmissione della Cerca e Cavatura del Tartufo” si conclude con un evento a Roma, evidenziando l’importanza culturale del tartufo e la necessità di preservare le tradizioni legate a questa pratica.
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Ultimi passi verso la tutela del patrimonio immateriale del tartufo in Italia: evento finale a Roma - Gaeta.it

Il progetto ‘Trasmissione della Cerca e Cavatura del Tartufo in Italia: verso il piano di salvaguardia‘ si avvia verso la sua conclusione. Promosso dalla Comunità della Cerca e Cavatura del Tartufo, il progetto mira a formare e aggiornare i membri della comunità e a divulgare l’importanza culturale del tartufo, riconosciuto come patrimonio mondiale dall’UNESCO. La chiusura del progetto sarà contrassegnata da un evento a Roma giovedì 20 marzo, presso la sede dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, in collaborazione con cui è stato siglato un protocollo d’intesa per la protezione e valorizzazione di questo patrimonio.

La giornata conclusiva del progetto

L’evento di chiusura non rappresenta solo una celebrazione del progetto, ma è anche un’occasione per presentare i risultati delle quattro giornate formative che hanno fatto parte del percorso. Durante la giornata, verrà proposto un libro bianco che raccoglie le esperienze e le informazioni acquisite. Questo documento sarà una risorsa per continuare a promuovere la cultura del tartufo e garantire che le tecniche tradizionali di cerca e cavatura vengano trasmesse alle future generazioni.

Un momento clou dell’evento sarà la proiezione del documentario intitolato ‘Il mondo del tartufo in Italia. Storie di alberi, cani e cercatori‘. Questo film rappresenta un viaggio attraverso le storie e le tradizioni legate al tartufo, evidenziando il legame unico tra cercatori, cani e il territorio. La pellicola mira non solo a intrattenere, ma anche a educare sull’importanza di questo patrimonio culturale e delle pratiche che ne garantiscono la conservazione.

Un incontro con esperti e autorità

La prova tangibile dell’impegno verso la salvaguardia del tartufo e delle tradizioni associate sarà la presenza di figure di spicco durante l’incontro. Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, aprirà la giornata portando il suo saluto e spiegando l’importanza del protocollo d’intesa per la conservazione e valorizzazione di questo patrimonio intangibile. Accanto a lui, Antonio Degiacomi, presidente dell’associazione CerCa, e Michele Boscagli, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo , condivideranno le loro esperienze e visioni sul futuro della crescita e promozione del tartufo in Italia. Non mancherà Fabio Cerretano, presidente della Federazione Nazionale Associazioni Tartufai Italiani , che porterà la voce di coloro che si adoperano quotidianamente per mantenere viva la tradizione della cerca del tartufo.

L’importanza della ricerca e della formazione

Il progetto ha sottolineato l’importanza della formazione per garantire che le tecniche tradizionali legate alla cerca e alla cavatura del tartufo non vengano dimenticate. Le quattro giornate formative hanno visto la partecipazione di esperti e professionisti del settore, che hanno condiviso conoscenze, pratiche e metodologie innovative. L’obiettivo non è solo quello di formare i cercatori di tartufi, ma anche di creare una consapevolezza collettiva riguardo al valore della tradizione e alla necessità di proteggere il patrimonio immateriale.

La continua evoluzione delle pratiche di cerca del tartufo, insieme all’aumento della consapevolezza della comunità riguardo a queste tecniche, contribuirà a un’ulteriore valorizzazione del tartufo. È fondamentale che le generazioni future comprendano l’importanza di mantenere vive queste tradizioni, non solo per conservare il patrimonio culturale, ma anche per migliorare la qualità dell’economia locale che spesso dipende da queste pratiche.

L’evento di chiusura non è solo una fine, ma una nuova partenza per la comunità della cerca e cavatura del tartufo, pronta a mantenere viva questa tradizione in Italia.

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