markdown
L’atteso finale del 101° Arena di Verona Opera Festival si avvicina, offrendo un programma eccezionale che include tre opere iconiche: Aida, Il Barbiere di Siviglia e Carmen. Con spettacoli che si preannunciano quasi esauriti, l’evento vedrà l’afflusso di personalità di alto profilo, tra cui i Presidenti delle Camere basse dei Paesi del G7 e del Parlamento europeo, riuniti per l’occasione nella storica città veneta.
Aida: un omaggio a Gianfranco De Bosio
La prima opera del fine settimana
Giovedì 5 settembre avrà luogo l’ultimo spettacolo di Aida, che si avvale dell’allestimento del regista Gianfranco De Bosio. Questo allestimento non è solo un tributo a una delle opere più celebri di Giuseppe Verdi, ma segna anche il centenario della nascita del regista e il ritorno a una storica performance che ha debuttato nel 1913, la prima opera rappresentata all’Arena di Verona.
L’orchestra e il coro saranno guidati dal maestro Daniel Oren, mentre il cast principale porterà in scena Maria José Siri nel ruolo di Aida, accompagnata dall’interpretazione di Ekaterina Semenchuk nei panni dell’indomita Amneris. L’amante di Aida, Radames, sarà interpretato da Gregory Kunde, premiato con il riconoscimento Lugo 2024, il quale ha dimostrato di essere un pilastro nella scena operistica internazionale.
Il ruolo del gran sacerdote Ramfis sarà affidato a Alexander Vinogradov, mentre Youngjun Park interpreterà Amonasro, il conflittuale re etiope e padre di Aida. Con un cast di talento e una regia che onora la tradizione, la serata si preannuncia un evento memorabile, in una delle cornici più suggestive d’Italia.
Il Barbiere di Siviglia: nuova interpretazione
Un’opera comica che conquista il pubblico
La serata di venerdì 6 settembre sarà dedicata a Il Barbiere di Siviglia, un capolavoro di Gioachino Rossini, che si avvale della regia di Hugo De Ana. Questo nuovo allestimento presenterà un cast freschissimo, con Davide Luciano a interpretare il divertente Figaro, affiancato dall’americano Jack Swanson nel ruolo del Conte di Almaviva e dalla mezzosoprano Ekaterine Buachidze, alla sua prima esibizione all’Arena, nel ruolo di Rosina.
Basilio sarà interpretato dal solido Alexander Vinogradov, mentre il dottor Bartolo, vecchio zio di Rosina, avrà il volto e la voce di Carlo Lepore. Questo spettacolo non solo celebra una delle opere buffe più amate in tutto il mondo, ma si svolgerà in presenza di figure di spicco, come il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, che parteciperanno al vertice G7, rendendo l’evento ancora più prestigioso e significativo.
Carmen: il gran finale con Zeffirelli
La chiusura del festival in grande stile
Sabato 7 settembre, il festival si concluderà con l’amata Carmen, un’opera di Georges Bizet, che sarà presentata in una delle celebri regie di Franco Zeffirelli. Questo spettacolo metterà in scena oltre 500 artisti, tra cui voci di fama internazionale, creando un’esperienza visiva e sonora senza precedenti.
Il mezzosoprano Alisa Kolosova interpreterà Carmen, mentre Fabio Lardizzone e Dalibor Jenis completeranno il cast in ruoli chiave. Mariangela Sicilia tornerà nel ruolo di Micaela, garantendo una performance che promette di essere emozionante e vibrante. Il maestro Daniel Oren guiderà l’Orchestra di Fondazione Arena e il coro areniano, arricchito dalle voci bianche di A.Li.Ve.
Un finale che celebrerà non solo la musica, ma anche la tradizione e la cultura operistica che caratterizzano l’identità di Verona e dell’Arena. La grande affluenza attesa rende questo evento una tappa imprescindibile per gli amanti dell’opera e della cultura, con un richiamo che va ben oltre i confini nazionali.