Un’iniziativa unica ha preso forma nel Lazio, in un contesto dove il carcere spesso rappresenta una barriera alla socializzazione e all’inclusione. L’intesa tra il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la Fondazione S.S. Lazio 1900 segna un passo importante nell’ambito del reinserimento sociale dei detenuti. Il progetto è stato sottoscritto dal capo del Dap, Giovanni Russo, e dalla presidente della Fondazione, Cristina Mezzaroma, presso la sede della squadra di calcio.
Attività sportive per la socializzazione
Il programma prevede un’ampia gamma di attività sportive all’interno degli istituti penitenziari del Lazio. L’obiettivo è di coinvolgere atleti, ex atleti e membri della polizia penitenziaria che lavoreranno a stretto contatto con i detenuti. Professionisti esperti, parte degli staff tecnici forniti dalla società sportiva, accompagneranno queste iniziative, con l’intento di trasmettere i valori dello sport e della disciplina.
L’importanza dello sport nel processo di rieducazione dei detenuti è ben chiara a Russo, il quale sottolinea come “il lavoro e lo sport siano le leve principali per favorire il reinserimento nella società ”. L’accordo mira non solo a dare accesso a un’attività fisica, ma anche a promuovere valori fondamentali, come il lavoro di squadra, la disciplina e il rispetto delle regole, che possono risultare essenziali per la vita al di fuori delle mura carcerarie. Gli atleti coinvolti saranno non solo esempi di successo, ma anche mentori capaci di ispirare i detenuti nel loro percorso di cambiamento.
Motivazioni per la risocializzazione
Il progetto ha anche l’intento di fornire ai detenuti le motivazioni necessarie per una risocializzazione positiva al momento del rilascio. Attraverso il coinvolgimento attivo nello sport, i partecipanti avranno l’opportunità di sviluppare competenze sociali cruciali, come la capacità di lavorare in gruppo e la gestione delle emozioni. Queste esperienze rappresentano un passo fondamentale verso il superamento delle difficoltà di reinserimento nella comunità .
Mezzaroma ha espresso il suo entusiasmo riguardo a questa nuova collaborazione, affermando di sentirsi “onorata” di dare vita a un progetto così significativo. Questo approccio rappresenta una novità per il Dap, dato che mai prima d’ora era stato stretto un accordo di questo tipo con una società sportiva. La Fondazione S.S. Lazio 1900 e i suoi sportivi assumeranno quindi un ruolo cruciale nell’educazione dei detenuti, portando con sé i valori positivi legati allo sport e promuovendo un cambiamento attivo nelle loro vite.
Impegno per il cambiamento
Questa iniziativa si distingue come un chiaro segnale della volontà di innovare nel campo della rieducazione dei detenuti. Attraverso lo sport, è possibile non solo migliorare la salute fisica, ma anche promuovere una mentalità positiva e produttiva. Con progetti di questa natura, il Dap e la Fondazione S.S. Lazio 1900 si pongono l’obiettivo di abbattere le barriere socioculturali che spesso isolano i detenuti, favorendo una cultura di inclusione e rispetto.
Il progetto, volto a integrare lo sport con le pratiche di rieducazione, rappresenta un’opportunità non solo per i detenuti, ma per l’intera comunità , che può beneficiarne attraverso una maggiore empatia e comprensione delle difficoltà legate al processo di reinserimento sociale. Le aspettative per il successo di questa iniziativa sono elevate e potrebbero segnare l’inizio di un nuovo percorso per il trattamento dei detenuti nelle strutture penitenziarie italiane.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Donatella Ercolano