Nel mondo moderno, le tecnologie marine rivestono un’importanza cruciale, poiché il 99% delle comunicazioni globali avviene tramite cavi sottomarini e il 90% delle merci viene trasportato via nave. Recenti eventi, come i sabotaggi ai gasdotti nel Mare del Nord, hanno evidenziato le implicazioni geostrategiche delle infrastrutture subacquee. In questo contesto, la Marina Militare Italiana ha intrapreso un’importante collaborazione con l’Università di Pavia, con l’obiettivo di sviluppare nuove tecnologie per gli ambienti marini e formare professionisti pronti a operare in condizioni subacquee estreme.
L’accordo tra marina e università
La sigla del protocollo d’intesa è avvenuta alla presenza di diverse autorità, tra cui l’Ammiraglio di Squadra Antonio Natale e il presidente del Centro di Ricerca Interdipartimentale ITIR, prof. Stefano Denicolai. Alla cerimonia erano presenti anche il prefetto di Pavia, Francesca De Carlini, il presidentedel Corecom Lombardia, Cesare Gariboldi, e l’Ammiraglio Giosuè Allegrini. Questo accordo segna un passo significativo verso l’obiettivo di potenziare le capacità italiane nell’ambito dell’innovazione subacquea, sfruttando una posizione geostrategica privilegiata dell’Italia, situata in uno dei mari più trafficati al mondo.
Gli aspetti salienti dell’intesa includono la volontà di attivare investimenti nella ricerca e nella formazione, con l’intento di accentuare la valorizzazione delle risorse marittime nazionali, favorendo così la consapevolezza dell’importanza del mare per il nostro Paese. Le nuove tecnologie sviluppate saranno in grado di supportare missioni di diversa natura, contribuendo alla sicurezza e all’efficienza delle operazioni subacquee.
Sviluppo di progetti e attività pratiche
L’accordo non si limita al piano teorico, ma prevede immediati effetti pratici. Durante l’imminente esercitazione ‘Mare Aperto 2025‘, cinque studenti dell’Università di Pavia parteciperanno attivamente, imbarcandosi sulle navi della Marina per svolgere attività di ricerca. Questa opportunità garantirà agli studenti un’esperienza diretta nel campo delle operazioni marittime, unendo così la teoria all’applicazione pratica.
Parallelamente, è in fase di preparazione un Master in ‘Underwater Innovation’, un programma avanzato che offrirà ai partecipanti competenze specifiche relative alle nuove tecnologie sottomarine. Essa include la progettazione, la sperimentazione e l’applicazione di soluzioni innovative per l’ambiente marino. Questi sviluppi rappresentano un’opportunità importante per i futuri professionisti, che potranno inserirsi in un settore in crescita e sempre più strategico.
Future iniziative e sensibilizzazione
L’attività di ricerca non si fermerà qui; l’accordo contempla la realizzazione di una serie di iniziative mirate. Tra queste, vi è lo sviluppo di sensori subacquei innovativi, che saranno in grado di monitorare e analizzare le condizioni marine e nautiche. Inoltre, è prevista la creazione di think tank focalizzati sulla geopolitica del mare, prevedendo un approccio multidisciplinare che coinvolge esperti di vari settori.
L’Ammiraglio Natale ha rimarcato l’importanza di incrementare la consapevolezza riguardo alla rilevanza strategica del mare per l’Italia. Il nostro Paese deve riaffermare il suo ruolo come nazione marittima, puntando sulla ricerca e sulla formazione come strumenti chiave per affrontare le sfide future legate agli ambienti sottomarini.
Questa collaborazione tra la Marina Militare e l’Università di Pavia rappresenta un passo fondamentale per promuovere l’innovazione e formare esperti in un campo dalle innumerevoli potenzialità e importanza strategica per l’Italia e per il mondo intero.