Tra suggestivi colori e un’ambientazione da sogno, il Teatro Lirico di Cagliari ha ospitato una memorabile rappresentazione de “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, un’opera che, dopo sette anni di assenza dal palcoscenico cagliaritano, ha catturato l’attenzione e il cuore del pubblico. La scenografia è un tributo all’arte di Emanuele Luzzati, con le sue sfumature brillanti, arabeschi e azulejos, creando un’atmosfera magica in cui la musica e le immagini si fondono perfettamente. Accanto a questo, i costumi curati da Santuzza Calì e ripresi da Paola Tosti, insieme a un’illuminazione sapiente di Andrea Ledda, hanno completato un allestimento che ha fatto vibrare le emozioni.
Un’opera tra comicità e ingegno
“Il barbiere di Siviglia”, basato sul libretto di Cesare Sterbini, trae origine dalla commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais. Questa versione porta con sé un’idea grafica fiabesca, arricchita da riferimenti culturali e tocchi di ironia che rendono l’esperienza ancora più coinvolgente. La direzione musicale di Salvatore Percacciolo ha saputo bilanciare il suono dell’orchestra e le voci, regalando un ritmo incalzante che ha mantenuto viva l’attenzione degli spettatori senza mai sovrastare i cantanti.
Il capolavoro di Rossini è un viaggio tra comicità e vivacità, dove il genio del compositore trasforma le note in immagini poetiche. Il pubblico ha reagito con entusiasmo, dimostrando apprezzamento per la magistrale interpretazione di un’opera che, pur essendo scritta nel 1816, riesce sempre a trovare un suo spazio nel cuore delle nuove generazioni.
Personaggi e interpreti indimenticabili
Il cast ha giocato un ruolo cruciale nel successo dell’allestimento. Daniele Terenzi ha brillato nel ruolo di Figaro, presentando una performance che ha catturato l’attenzione di tutti. Non da meno sono stati Giulio Mastrototaro, che ha fatto un ottimo lavoro nel ritrarre Don Bartolo, e Annalisa Stroppa, che ha saputo dare profondità a Rosina, portando sul palco la sua elevata qualità vocale e una presenza scenica avvincente. Anche Peter Martinčič, nei panni di Don Basilio, ha fatto sentire la sua forza vocale, mentre Maxim Mironov, interprete del conte d’Almaviva, ha impressionato con sicurezza nei suoi interventi.
In aggiunta, Chiara Notarnicola nel ruolo di Berta e Giuseppe Esposito nei panni di Fiorello/Un ufficiale hanno contribuito a creare un’atmosfera frizzante e dinamica che ha intrattenuto e stupito il pubblico.
Un allestimento che rende omaggio alla tradizione
Questa rappresentazione di “Il barbiere di Siviglia” non è solo una celebrazione della musica di Rossini, ma anche un dovuto tributo a una tradizione operistica ricca di storia. Gli ingredienti classici di questa commedia musicale, con Figaro come barbiere astuto e Don Bartolo come antagonista avido, continuano a risuonare con attualità. Ogni personaggio si inserisce in una trama che gioca sull’ambiguità e le inganni, creando situazioni comiche che strappano sorrisi e applausi.
Il resto del cast ha saputo mantenere un alto standard qualitativo, offrendo interpretazioni che hanno fatto squadra, sostenendo così l’intera opera in un’armonia che si è diffusa nel teatro. Quello di Cagliari ha vissuto un momento di cultura e bellezza, dove la musica e l’arte si sono fuse alla perfezione, regalando a tutti i presenti una serata memorabile.
La rappresentazione di “Il barbiere di Siviglia” al Teatro Lirico di Cagliari ha dunque evidenziato la potenza duratura dell’opera di Rossini, dimostrandosi un’esperienza coinvolgente e stimolante per gli appassionati del genere, riportando in scena un classico che non smette mai di affascinare.