Un anno trionfale per Nicola Biasi e il progetto “Resistenti”: premi e riconoscimenti nel mondo del vino

Il progetto “Resistenti” di Nicola Biasi, vincitore di premi per la viticoltura sostenibile, unisce otto aziende in Friuli, Veneto e Trentino, promuovendo vini eccezionali con un ridotto impatto ambientale.
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Un anno trionfale per Nicola Biasi e il progetto "Resistenti": premi e riconoscimenti nel mondo del vino - (Credit: www.agenfood.it)

Nicola Biasi, enologo di fama e vincitore di prestigiosi premi, ha portato il suo progetto “Resistenti” a nuovi traguardi nel panorama vitivinicolo italiano. In soli tre anni dalla sua fondazione, la rete ha ricevuto riconoscimenti significativi, testimoniando il suo impegno per una viticoltura sostenibile e innovativa. Ad oggi, “Resistenti” riunisce otto aziende vitivinicole attive in Friuli, Veneto e Trentino, dimostrando che è possibile produrre vini eccezionali con un ridotto impatto ambientale.

Riconoscimenti e premi di prestigio

Il 2025 segna un anno memorabile per il progetto di Nicola Biasi, che ha ricevuto il Premio Vitienologia Sostenibile 2025 dalla guida DoctorWine, un onore che sottolinea il valore della sostenibilità nella viticoltura. Inoltre, Gambero Rosso ha conferito al progetto il Premio Speciale per la Vitivinicoltura Sostenibile dell’anno. Questi premi non solo celebrano il lavoro di Biasi, ma mettono anche in evidenza la crescita e la visione innovativa del progetto “Resistenti“, che mira a integrare la sostenibilità nella filiera produttiva. Si tratta di un riconoscimento significativo, poiché il premio vitivinicolo attribuisce un’importanza accresciuta al rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali, un aspetto fondamentale della moderna produzione viticola.

Innovazione attraverso vitigni resistenti

Il progetto “Resistenti” ha puntato sull’utilizzo di vitigni resistenti per creare vini di qualità superiore, riducendo al contempo l’impatto ambientale. In particolare, i produttori affiliati mostrano un impegno attivo nella riduzione delle emissioni di CO2 e nella gestione responsabile del suolo. Attraverso studi condotti presso le aziende della rete, i risultati evidenziano una notevole diminuzione della CO2, con tecniche colturali che aprono la strada a un modo di fare vino più consapevole e attento. In un contesto di crescente preoccupazione per i cambiamenti climatici, queste pratiche innovative sono essenziali per garantire un futuro sostenibile per la viticoltura.

Vendemmia 2024: sfide e successi

La vendemmia del 2024 ha rappresentato una serie di sfide a causa delle condizioni climatiche estreme, ma nonostante le difficoltà, le aziende della rete “Resistenti” hanno dimostrato grande resilienza. Grazie all’adozione di vitigni resistenti e a tecniche di viticoltura attente, i membri della rete hanno saputo vinificare uve di alta qualità, mantenendo gli elevati standard che caratterizzano il progetto. La capacità di adattamento a eventi climatici avversi è una qualità fondamentale per garantire l’eccellenza vinicola, e “Resistenti” è un esempio lampante di come le scelte agronomiche possano fare la differenza.

Vin de la Neu: un vino bianco straordinario

Tra i successi del progetto, spicca il Vin de la Neu, un bianco prodotto a quasi 1000 metri di altitudine nelle Dolomiti trentine. L’annata 2022 ha ricevuto un 95 punti dalla guida DoctorWine, insieme al prestigioso “faccino” che attesta la sua rarità e qualità. Inoltre, il vino ha ottenuto un punteggio di 96/100 dalla Guida Vini d’Italia 2025 di Gambero Rosso, un traguardo riservato a una selezione limitata di vini di altissimo livello. Il Vin de la Neu è così riuscito a ritagliarsi un ruolo di grande prestigio nel panorama vinicolo italiano, confermando il talento e l’abilità seguiti nella sua creazione.

L’impatto della viticoltura sostenibile

Il successo di “Resistenti” non è soltanto un trionfo per Nicola Biasi, ma rappresenta un esempio di un modello vitivinicolo che prevede rispetto per l’ambiente e alti standard qualitativi. L’enologo ha sottolineato l’importanza di perseguire la sostenibilità non come un concetto astratto, ma come un obiettivo tangibile e quotidiano. Con ogni nuovo premio e riconoscimento, il progetto rivela un futuro promettente per la viticoltura, dove qualità e sostenibilità possono coesistere sinergicamente, delineando una direzione per l’industria vinicola globale.

Ultimo aggiornamento il 15 Ottobre 2024 da Sofia Greco

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