Un’esigenza urgente di sviluppare una cultura del web che promuova un uso consapevole della rete è emersa chiaramente durante il convegno “Non è il Safer Internet Day – Giovani, disturbi digitali e linguaggi, quali soluzioni?” tenutosi all’Auditorium Don Giacomo di Milano. Quest’evento, organizzato da Famiglia Cristiana in collaborazione con Fondazione Carolina, Centro Internazionale Studi Famiglia e Ucsi Lombardia, ha riunito un panel di esperti e rappresentanti del settore, tutti uniti nell’intento di creare un ambiente online più sicuro e costruttivo.
L’importanza di una rete affidabile
Il direttore di Famiglia Cristiana, don Stefano Stimamiglio, ha sottolineato quanto sia cruciale costruire una rete affidabile e positiva. “Occorre creare una cultura che accompagni l’uso consapevole del web,” ha dichiarato, evidenziando la responsabilità condivisa di tutti gli attori sociali in questo nuovo contesto comunicativo. Questo approccio non è soltanto auspicabile, ma necessario per affrontare le problematiche crescenti legate alla violenza e alla dipendenza online tra i giovani.
Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione di oltre trecento giornalisti, tra cui parlamentari e specialisti del settore, è emersa l’urgenza di un cambio di direzione rispetto agli attuali fenomeni di abuso della tecnologia. Le piattaforme come Google, Meta e TikTok erano rappresentate, portando la loro visione e le loro iniziative su come migliorare la sicurezza online per i più giovani. Questo dialogo è fondamentale per avvicinare le istituzioni e il mondo digital a una collaborazione fruttuosa.
Creazione del Centro Re.Te. a Milano
Un punto chiave discusso al convegno è stato l’annuncio della Fondazione Carolina riguardo alla creazione di un nuovo centro, il “Centro Re.Te.“, che avrà sede nel cuore di Milano. Questo centro si prefigge di affrontare i disturbi giovanili e di offrire un recupero terapeutico, fornendo un supporto concreto ai ragazzi che affrontano le sfide legate all’uso della tecnologia. La creazione di spazi dedicati al benessere giovanile rappresenta un passo importante per promuovere una cultura più sana e costruttiva.
L’incontro ha messo in luce non solo le problematiche, ma anche le soluzioni pratiche che possono essere adottate per migliorare le condizioni di vita dei giovani cittadini digitali. Sviluppare un dialogo tra le varie entità coinvolte è essenziale per implementare interventi efficaci e sostenibili.
La voce dei giovani e l’eredità di Carolina Picchio
Il convegno ha visto la presenza di Paolo Picchio, presidente onorario di Fondazione Carolina e padre di Carolina, la giovane vittima di cyberbullismo in Italia. Nel suo messaggio, ha lanciato un accorato appello: “Aiutateci a illuminare la giusta strada verso il benessere digitale delle nuove generazioni.” La menzione delle parole di Carolina, “Le parole fanno più male delle botte, cavolo se fanno male…”, ha risuonato in sala come un monito sulle conseguenze reali del bullismo online.
Il richiamo a prestare attenzione e a prendere sul serio le esperienze vissute dai giovani nel mondo digitale è un tema centrale. La sensibilizzazione di tutti gli attori sociali è fondamentale per sradicare pratiche dannose e promuovere un dialogo aperto e costruttivo riguardo alla sicurezza online.
L’incontro di Milano non è stato solo un momento di riflessione, ma una chiamata all’azione per costruire un web più consapevole e rispettoso, dove i giovani possano navigare in sicurezza, lontano da rischi e violenze digitali. La strada da percorrere è lunga, ma iniziative come questa segnano l’inizio del cambiamento auspicato da tutti.