Nel contesto dell’attuale evoluzione sociale, il Piccolo dizionario immaginario delle ragazze e dei ragazzi si presenta come un’affascinante raccolta di 187 definizioni, frutto della creatività e delle esperienze di un migliaio di alunni italiani tra gli 11 e i 14 anni. Questa edizione, giunta alla seconda pubblicazione, svela le parole che caratterizzano la vita quotidiana dei giovani appartenenti alla generazione alpha, mostrando quanto la loro percezione del mondo sia unica e originale.
La genesi del dizionario e i suoi partecipanti
La collaborazione scolastica
La realizzazione del dizionario ha visto il coinvolgimento di circa 40 scuole distribuite in tutto il territorio italiano, inclusi Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Lazio, Trentino Alto Adige, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Calabria, Campania e Sicilia. In questo processo collaborativo, studenti di diverse realtà locali si sono uniti per contribuire con le loro visioni e sentimenti, rendendo il dizionario un’opera collettiva che riflette la ricchezza culturale della nazione.
L’esperienza si è rivelata non solo un modo per creare un vocabolario nuovo, ma anche un’opportunità per i giovani di esplorare e esprimere la loro realtà attraverso le parole. Ogni termine, dall’A di “accettarsi” alla Z di “zaino”, cattura un frammento di vita e vede la luce grazie alla creatività e all’immaginazione dei ragazzi.
La selezione delle definizioni
Le 187 voci raccolte non sono casuali, ma sono state selezionate per rappresentare ciò che ai giovani sembra più significativo. La lettera B di “Barbie”, per esempio, va oltre la semplice figura della bambola e rappresenta un modo per avvicinarsi e condividere momenti di gioco e divertimento con i fratelli e le sorelle. Allo stesso modo, l’interpretazione della famiglia come un gruppo di persone unite non necessariamente da vincoli di sangue, ma da legami affettivi, offre uno spaccato della concezione moderna delle relazioni interpersonali.
Il ruolo di esperti e curatori
La supervisione linguistica
Sotto la direzione di esperti come il linguista Giuseppe Antonelli, la costruzione delle voci del dizionario ha seguito un percorso metodico. Antonelli ha guidato i ragazzi nella creazione di definizioni che non solo esplorano il linguaggio, ma riflettono anche l’emotività propria della loro età . La combinazione di competenze linguistiche e intuizioni giovanili ha dato vita a voci ricche e stratificate, che parlano delle esperienze personali e delle aspirazioni di questa generazione.
Presentazione a pordenonelegge
L’opera sarà presentata durante la 25^ edizione del festival letterario pordenonelegge, dove il pubblico avrà l’occasione di esplorare il risultato di questo interessante progetto educativo. La coordinatrice Valentina Gasparet e Gian Mario Villalta, direttore artistico dell’evento, apporteranno il loro contributo alla discussione, evidenziando l’importanza di un’iniziativa così centrata sui giovani e rivolta alla comprensione della loro visione del mondo.
Significato e impatto del dizionario
Un esercizio di linguistica creativa
L’iniziativa rappresenta un’importante opportunità di apprendimento per le nuove generazioni. Come sottolineato dal direttore generale di Treccani, Massimo Bray, questa esperienza si configura non solo come un’esplorazione linguistica, ma come un’azione di empowerment per i ragazzi che partecipano al progetto. Essi hanno l’opportunità di riflettere sulle loro esperienze e di tradurle in un linguaggio che si fa portavoce delle loro emozioni e dei loro pensieri.
Strumenti per orientarsi nella societÃ
Le 187 parole create dagli alunni fungono da potente bussola per comprendere i valori, i timori e le speranze della generazione alpha. Valentina Gasparet, coordinatrice del progetto, evidenzia come questo dizionario rappresenti un vero e proprio atlante affettivo capace di orientarsi nel mondo degli adolescenti. Attraverso il linguaggio, i ragazzi non soltanto esprimono se stessi, ma costruiscono ponti con gli adulti, contribuendo a un dialogo intergenerazionale.
Il Piccolo dizionario immaginario non è semplicemente una raccolta di parole, ma un riflesso della complessità e della bellezza della crescita in un’epoca di rapidi cambiamenti e sfide senza precedenti.