Immerso nel verde lussureggiante dei Monti Lucretili e a un’altitudine di 840 metri, c’è un borgo che incanta per la sua bellezza e la sua storia millenaria.
Immerso nel verde lussureggiante dei Monti Lucretili e a un’altitudine di 840 metri, c’è un borgo che incanta per la sua bellezza e la sua storia millenaria. Riconosciuto come uno dei Borghi più Belli d’Italia, questo gioiello laziale si distingue per le sue peculiarità architettoniche e culturali, rendendolo una meta ideale per chi desidera immergersi nella natura e nella storia. Situato a circa 41,7 km da Rieti e 67 km da Roma, Orvinio è facilmente raggiungibile, ma lontano dalle grandi vie di comunicazione, il che contribuisce al suo fascino esclusivo.
Un borgo incantato, nascosto tra i verdeggianti boschi laziali: un gioiello da scoprire a 840 metri d’altezza
La storia di Orvinio affonda le radici in un passato remoto. Le prime testimonianze di insediamenti risalgono all’invasione dei Siculi in Sabina, seguita dall’insediamento degli Aborigeni. Questo borgo ha vissuto numerose fasi storiche, a partire dal periodo di dominazione dei monaci benedettini dell’Abbazia di Santa Maria del Piano, che hanno influenzato profondamente la vita e la cultura locale. Nel corso dei secoli, Orvinio è passato sotto il controllo di diverse famiglie nobili, tra cui gli Orsini nel XVI secolo, seguiti dai Muti e dai Borghese. Nel XIX secolo, il borgo diventò parte dello Stato Pontificio, un evento che segnò una nuova era nella sua storia.
Questa ricca eredità storica è visibile nei monumenti e nelle architetture che punteggiano il borgo, testimoniando le varie influenze culturali e artistiche che si sono susseguite nel tempo.

Una delle attrazioni principali di Orvinio è il suo patrimonio ecclesiastico. La chiesa di Santa Maria dei Raccomandati, edificata nella seconda metà del XVI secolo, si trova nella parte alta del borgo. Questa chiesa custodisce opere di notevole valore artistico, tra cui alcune di Vincenzo Manenti e di suo padre Ascanio, che riflettono l’abilità degli artisti dell’epoca.
Un’altra perla da non perdere è la chiesa di San Giacomo, risalente al 1612 e progettata dal celebre architetto Lorenzo Bernini. La chiesa presenta una pianta ottagonale, un elemento architettonico raro e affascinante. Anche qui, le opere di Vincenzo Manenti adornano i due altari laterali, rendendo questo luogo di culto un importante centro di devozione e arte.
Un altro monumento emblematico di Orvinio è il Castello Malvezzi – Campeggi, le cui origini risalgono all’anno Mille. Sebbene il castello abbia subito numerose modifiche nel corso dei secoli, mantiene intatto il suo fascino antico. Gli Orsini, che furono i proprietari del maniero, lo ampliarono notevolmente nel XVI secolo, rendendolo un simbolo della potenza nobiliare dell’epoca. Oggi, sebbene non sia aperto al pubblico per visite, il castello è utilizzato per cerimonie e soggiorni di lusso, mantenendo viva la sua aura di esclusività.
Passeggiando per i vicoli di Orvinio, si viene accolti da un’atmosfera di tranquillità e bellezza. Le stradine acciottolate, le case in pietra e le piccole piazze creano un ambiente incantevole che invita alla scoperta. Da alcuni punti panoramici del borgo, è possibile ammirare spettacolari vedute sui boschi circostanti e sulle valli sottostanti, offrendo uno sguardo privilegiato sulla bellezza naturale della regione.
Cosa vedere a Orvinio
Orvinio è immerso in un contesto naturale straordinario, caratterizzato da boschi misti e una flora e fauna ricca e variegata. Il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, di cui Orvinio fa parte, offre innumerevoli opportunità per gli amanti della natura. Escursioni, trekking e passeggiate tra sentieri ben segnalati permettono di esplorare l’area, scoprendo paesaggi mozzafiato e angoli nascosti.
Il parco offre itinerari di diversa difficoltà, adatti sia ai principianti che agli escursionisti esperti. Tra i percorsi più conosciuti ci sono quelli che conducono ai punti panoramici più alti, da cui si possono osservare i Monti Simbruini e la Valle del Turano. Gli amanti del birdwatching potranno avvistare diverse specie di uccelli, mentre gli appassionati di fotografia troveranno innumerevoli spunti per catturare la bellezza dei paesaggi.

Orvinio è anche un luogo ricco di tradizioni e eventi culturali. Durante l’anno, il borgo ospita diverse manifestazioni che celebrano la sua storia e le sue radici culturali. Tra questi eventi, spiccano le feste religiose, come quelle dedicate ai santi patroni, che arricchiscono il calendario con processioni, concerti e spettacoli folkloristici. La gastronomia locale è un altro elemento di attrazione: piatti tipici della tradizione sabina, preparati con ingredienti freschi e genuini, sono un vero e proprio invito a scoprire i sapori del territorio.
Raggiungere Orvinio è semplice e comodo. Da Roma, la strada più veloce è seguire la A24, uscendo a Vicovaro-Mandela. Una volta superato il casello, si prosegue in direzione Vicovaro e Mandela. Dopo circa 700 metri si troverà un bivio sulla destra con indicazioni per Licenza-Percile-Orvinio (Via Licinese SR314). Il tragitto fino a Orvinio dura circa 21 km, attraversando i caratteristici borghi di Licenza e Percile.
Se si proviene da Rieti, è consigliabile seguire la SS4bis e poi la SS4 (via Salaria). Dopo circa 21,5 km si incontrerà un bivio sulla destra con le indicazioni per Orvinio-Pozzaglia-Poggio Moiano (SR314 – Via Licinese). Continuando sulla SR314, si attraverserà Poggio Moiano, addentrandosi in una lunga e boscosa vallata, prima di giungere a destinazione.