Un drone di origine russa sorvola il Joint research centre dell'ue a Ispra: scatta l'indagine

Un drone di origine russa sorvola il Joint research centre dell’ue a Ispra: scatta l’indagine

Un drone di origine sospetta ha sorvolato il Joint Research Centre di Ispra, scatenando indagini della procura di Milano per possibili rischi alla sicurezza del centro strategico dell’Unione Europea.
Un drone di origine russa sorv Un drone di origine russa sorv
Un drone di origine russa sorvola il Joint research centre dell'ue a Ispra: scatta l'indagine - Gaeta.it

Un caso inquietante sta emergendo a Ispra, dove un drone di sospetta origine russa ha sorvolato il Joint research centre dell’Unione Europea per ben cinque volte nell’ultimo mese. La notizia, riportata da Corriere online, è stata confermata da fonti autorevoli, alimentando preoccupazioni relative alla sicurezza del centro di ricerca situato sulle sponde del Lago Maggiore.

Indagini aperte dalla procura di Milano

L’attenzione della procura di Milano si è rivolta immediatamente a questo episodio. Il pool antiterrorismo, diretto dal procuratore Marcello Viola, ha avviato un’indagine sul caso. Fonti giudiziarie hanno riferito all’ANSA che un fascicolo d’indagine verrà formalmente aperto domani, con l’ufficio del pubblico ministero competente per i reati di terrorismo nel distretto della Corte d’Appello che include Varese. Questo sviluppo sottolinea la serietà con cui le autorità stanno trattando il possibile rischio rappresentato dall’incursione del drone, e il focus delle indagini sarà soprattutto sul profilo di questo sorvolo sospetto e sulle sue implicazioni.

Il Joint research centre: un polo di ricerca strategico

Il Joint research centre, ubicato a Ispra, è il terzo centro di ricerca più significativo per la Commissione Europea, subito dopo quelli di Bruxelles e Lussemburgo. Situato in un paese di circa cinquemila abitanti sulla riva sinistra del Lago Maggiore, il JRC è stato fondato nel 1957 con l’intento di fornire supporto scientifico alle politiche dell’Unione Europea, garantendo un approccio imparziale e indipendente dagli interessi nazionali e commerciali.

Nel corso degli anni, il JRC si è evoluto in uno dei principali campus di ricerca in Europa, dotato di laboratori e infrastrutture di alta tecnologia. Gli ambiti di ricerca spaziano dalla sicurezza nucleare all’efficienza energetica, dal cambiamento climatico fino agli studi spaziali. Con la crescente rilevanza di queste tematiche, il JRC gioca un ruolo cruciale nel sostenere politiche e decisioni informate a livello europeo.

Laboratori avanzati per la salute e l’ambiente

All’interno del JRC, il team di ricerca è coinvolto in diversi progetti innovativi. Tra questi, il WaterLab si distingue per la sua capacità di analizzare campioni d’acqua con attrezzature all’avanguardia, destinato a individuare sostanze chimiche potenzialmente pericolose per la salute umana e l’ambiente. In parallelo, l’European solar test installation , attivo fin dai primi anni ’70, è impegnato nella definizione degli standard europei e internazionali per il fotovoltaico, un settore sempre più cruciale per la transizione energetica.

Un altro laboratorio, noto come sala di crisi , è dedicato al monitoraggio e alla gestione dei disastri naturali. Qui, gli scienziati collaborano per anticipare eventi catastrofici come terremoti, incendi, esondazioni e frane. Questo team utilizza anche i dati satellitari provenienti dal programma Copernicus, con l’obiettivo di mitigare i danni e salvaguardare le popolazioni colpite.

Il sorvolo del drone sopra il JRC solleva domande importanti riguardo alla sicurezza e alla protezione dei dati sensibili presenti all’interno delle strutture di ricerca. Le autorità locali e nazionali ora devono affrontare non solo l’indagine in corso, ma anche le possibili implicazioni di questo episodio sulla sicurezza dei centri di ricerca europei.

Change privacy settings
×